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 2013  agosto 18 Domenica calendario

L’ITALIA VINTAGE DI COSI’ RIDEVANO

Alla vigilia del debutto del nuovo film in gara a Venezia, L’intrepido, ecco da rivedere il bel film di Gianni Amelio che nel ’98 vinse al Lido l’ultimo Leone d’oro italiano, Così ridevano , il cui titolo è ispirato da una vecchia rubrica della Domenica del Corriere. È la storia partecipata dal regista, che evita però ogni retorica, di due fratelli che, alla fine degli Anni 50 emigrano dalla Sicilia a Torino. I ruoli sono definiti: il più grande, Giovanni, rischia di persona ogni espediente per cercare di lavorare e mantenere il fratello minore per permettergli quella scuola magistrale che lui, analfabeta, non ha potuto frequentare. Domanda: basterà la cultura ad aiutare un salto di classe, un inserimento sociale? O non sarà questa frattura a provocare proprio un diaframma nei rapporti affettivi?
Si sa che Amelio non fa sconti nel suo cinema ed infatti sarà una delusione per tutti. Ci sono in Così ridevano, primo tra tutti l’essere estradati dalla propria patria e dalle proprie radici come succedeva in Lamerica, i temi amati e frequentati da questo autore che ha spesso anticipato la realtà. A volte le è saltato addosso sempre armato anche di una poesia del vivere che gli viene dal cuore e dall’esperienza personale dei problemi di famiglia, lui emigrato calabrese a Roma capace anche di trasferirsi nell’universo «straniero» di Camus.
Ed è anche un film che si apparenta a capolavori del nostro cinema più o meno neo realista: viene in mente subito Rocco e i suo fratelli di Visconti con Torino invece di Milano (il clima è diverso), vengono in mente poi anche gli altri titoli di Amelio, come Il ladro di bambini e i molti suoi protagonisti minorenni indifesi e provvisti di un’innocenza incompresa. Viene in mente la Cronaca familiare di Pratolini versione operaia. Diviso in 4 capitoli, dal 1958 al 1964, Amelio dirige un melò trattenuto nei suoi slanci, senza scene madri, mettendo tra parentesi le passioni, evidenziando la tenerezza, il calore e la nostalgia, lavorando a togliere e non aggiungere gli effetti. Affetti invece speciali tra due bravissimi attori, Enrico Lo Verso (nella foto) , scoperto proprio da Amelio, e Francesco Giuffrida, in un exploit rimasto unico, cui si aggiunge un giovane Fabrizio Gifuni e la foto di una Italia vintage.