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 2013  agosto 24 Sabato calendario

STAGIONE

«La mia stagione si chiude qui. Corro troppo veloce e non riesco a coordinarmi sotto l’asticella» (Alessia Trost, salto in alto)

RIPOSO/1 «È stata una decisione molto difficile da prendere. Ho fatto molte prove e ricevuto diversi pareri ma alla fine si tratta solo di prendersi il tempo necessario per guarire dall’infortunio in modo corretto. Ho intenzione di prendermi un po’ di riposo nelle prossime settimane, sottopormi a cure ed iniziare la riabilitazione lo Us Open mi mancherà. Non vedo l’ora di tornare il prossimo anno» (Maria Sharapova ritiratasi a causa di una borsite alla spalla destra).

RIPOSO/2 «Sono stato in Francia, ho nuotato e camminato, mi sono riposato. Se mi sono preparato come Alonso? Non mi sono segnato tutto quel che ho fatto. So che lui è piuttosto attivo su Twitter, io non so neanche come funziona, se il mio telefono è adatto, se devo iscrivermi… non faccio parte del club esclusivo. Però so che Fernando è in forma» (Sebastian Vettel).
DIPENDENZE «Di Maradona dico soltanto che è stato un grande privilegio, per me, averlo conosciuto ed essere stato alle sue dipendenze» (Gonzalo Higuain, attaccante argentino ora al Napoli).

GOL «Vorrei superare il record di gol di Diego Armando Maradona, 115 gol in sette stagioni, e conquistare qualcosa di importante» (Marek Hamsik, centrocampista slovacco, alla sua settima stagione al Napoli).

CORI «Spero che a Verona non ci siano cori. Se ci saranno farò di tutto per segnare, e allora sarò io a dire qualcosa. Nel caso, non uscirò dal campo: c’è una regola stupida, danneggerei la squadra» (Mario Balotelli)

ANTIPATICO «L’appello lo faccio a tutti, Balotelli compreso. Lo faccio alla curva Sud, consapevole che lì ci stanno cinquemila butei (ragazzi in veronese) e che soltanto qualche decina di loro è a rischio cretineria. Lo faccio al resto dello stadio, perché se dovesse succedere qualcosa spero che la maggioranza degli spettatori del Bentegodi disapprovi, fischi, si dissoci e isoli i cretini. E lo faccio a Balotelli stesso. Perché Mario è un provocatore. Niente da dire sul campione: è formidabile, magari giocasse nel Verona. Però in campo sa come rendersi antipatico, porta la gente all’esasperazione» (Flavio Tosi, sindaco di Verona).

IGNORANZA «In Italia il razzismo non c’è. Quelli fanno buu a Balottelli, che è italiano, perché a loro risulta antipatico. Il razzismo è emarginazione. La curva è chiusa per ignoranza, che per me è peggio del razzismo» (Delio Rossi).