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 2013  agosto 23 Venerdì calendario

RUOLI «Un coach deve esprimersi, farsi capire, comunicare. A più livelli. Non c’è solo il mondo dentro, ma anche quello fuori

RUOLI «Un coach deve esprimersi, farsi capire, comunicare. A più livelli. Non c’è solo il mondo dentro, ma anche quello fuori. Deve interpretare vari ruoli. Essere padre, capo, fratello, difensore. E soprattutto deve amare i suoi giocatori, senza mettersi in competizione con loro» (Rudi Garcia, nuovo allenatore della Roma). MONDI «Il nostro e quello juventino sono mondi diversi che si incontrano nel derby e l’obiettivo stavolta sarà provare a batterla. Certo se per il terzo anno consecutivo mostreranno la stessa concentrazione, ferocia e aggressività, dovremo alzarci in piedi e applaudirli. Anche se non so se l’allenatore del Toro lo può dire» (Giampiero Ventura). RISPETTO «In Giappone si vivono le partite con enorme passione, ma senza fischi o insulti. Se da una curva parte un coro, l’altra resta in silenzio per non soffocarlo, e aspetta il proprio turno. In questo Paese regna la cultura del rispetto» (Alberto Zaccheroni, ct della nazionale giapponese). MALISSIMO «Avevo parlato col presidente Campedelli prima di partire per le vacanze e lui mi aveva detto “Stai sereno, ti teniamo”. Io mi sono fidato. Poi dieci giorni prima del raduno mi hanno chiamato per dirmi che non mi volevano più. Ci sono rimasto malissimo. Dopo 13 anni al Chievo mi aspettavo più rispetto. A Campedelli ho detto: “Vi siete comportati male ma io vado via a testa alta”» (Luciano, che quest’anno giocherà in Lega Pro con il Mantova). STAR «Prima di andare in vacanza, Spinelli mi aveva detto che se fosse arrivata un’offerta per me l’avrebbe valutata. È arrivata quella della Sampdoria, ma per lui non bastava. Così sono rimasto volentieri. Ma non parlate di me come di una star: niente singoli qui, conta il gruppo, siamo saliti con questa filosofia...» (l’attaccante del Livorno Paulinho). MADRE NATURA «Non c’è bisogno di scappare all’estero per migliorare, ma non bisogna neanche aspettare che nasca una nuova Pellegrini: piuttosto va costruita una nuova Fede. Madre natura non basta» (Massimiliano Rosolino sul flop italiano ai Mondiali di Mosca). CAROGNE «Ci sono circostanze in cui devo prendere decisioni dure, per il bene del gruppo. Quando c’è di mezzo un interesse collettivo, è pacifico che l’individuo ne soffra. Ma non è una questione di essere carogne per il gusto di esserlo» (il responsabile del team Mercedes Ross Brawn).