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 2012  settembre 22 Sabato calendario

PARLARE

«Non hai nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia, non sei un uomo – «Per me non esisti, sei una persona poco seria» – «Vuoi farmi le scarpe. Non devi parlare troppo in giro di me» – «Stai zitto che è colpa tua se ho smesso di giocare» – «Il vostro tecnico è un pezzo di merda (rivolto ai ragazzi allenati da Inzaghi. Ndr)» (Alcune battute dello scontro tra Massimiliano Allegri e Pippo Inzaghi di mercoledì scorso a Milanello).
CONSEGUENZA «Ho parlato sia con Inzaghi che con Allegri ed entrambi hanno minimizzato. È stato solo un battibecco, non ci sarà nessuna conseguenza per nessun dei due» (Adriano Galliani).
BASTA «Basta sigarette o sei fuori!» (La frase che Roberto Mancini avrebbe rivolto a Mario Balotelli).
FUMARE «Sei sigarette al giorno non è fumare, io me ne facevo dodici ed ero capocannoniere» (Gigi Riva difende Balotelli).
PRECARIO «Io precario del gol? Il calcio si è trasformato molto, ogni due anni ci si muove. Tranne eccezioni. A me piace girare, lo faccio volentieri, così conosco mondi nuovi» (Maxi Lopez, prima di arrivare alla Samp ha giocato nel Barcellona, Maiorca, Fk Mosca, Gremio, Catania e Milan).
SOSTITUTI «Se penso ai nomi che ho letto di suoi possibili sostituti mi viene da ridere. Ma avete presente che cosa ha farro Felipe rispetto a questi altri? Se la Ferrari decidesse di sostituirlo, lo farà soltanto con qualcuno davvero più forte di lui» (Fernando Alonso).
BOTTE «Un giorno a Firenze avevo parcheggiato in doppia fila, in una rotonda, per aspettare mia mamma entrata in un negozio. Arriva un autobus, mi si ferma di fianco. “Ecco – mi son detto – non ci passa”. L’autista apre la porta, scende. “Vorrà fare a botte?”. E invece sarebbe passato benissimo. Ma mi aveva riconosciuto, e voleva farmi i complimenti» (Niccolò Campriani, un oro e un argento nella carabina a Londra 2012).
PROVATE «La pallanuoto è lo sport più difficile del mondo. Provate voi a stare a galla per ore» (Martin Castrogiovanni, rugbista).
VECCHIETTO «Figli? Non ora. Li vedo i miei compagni che passano notti insonni. Non ce la farei. Quando smetterò, insieme a Giulia, mi regalerò un anno in giro per il mondo. Poi faremo famiglia. Sono un vecchietto: ma punto a Inghilterra 2015, alla mia quarta Coppa del Mondo. A quel punto potrei rinunciare alla Nazionale e fare ancora un paio di stagioni solo di club» (Castrogiovanni).