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 2012  settembre 15 Sabato calendario

AMBITA

«La mia panchina è molto importante e in quanto tale è normale che sia ambita. È anche normale che io sia sempre al centro dell’attenzione ma anche all’inizio nessuno mi dava credito mentre i ragazzi mi hanno fatto vincere un campionato e una Supercoppa. Con l’Atalanta dovremo fare risultato per accrescere la nostra autostima. Il Milan può lottare per lo scudetto» (Massimiliano Allegri).
ONORE «Io sulla panchina del Milan? Nella vita non si sa mai quello che può succedere. Allenare il Milan sarebbe un onore, se il Milan chiama come fai a dire di no? Per il momento, però, la squadra è in buone mani. Chi ha lavorato fino ad ora ha fatto bene» (Ruud Gullit).
PUNTARE «Cassano, se messo nelle giuste condizioni, può fare la differenza. Con Sneijder e Milito, il rientro di Chivu e Samuel in difesa, l’Inter potrà puntare allo scudetto e non ci sarà più il problema dei troppi gol subiti» (Marco Materazzi).
SPECIALE «L’aereo che sto per prendere ha un sapore speciale, vedremo cosa riserverà, è un aereo carico di tante emozioni, diverse e uniche. La prima cosa che penso è se ho preso tutto perché non è una trasferta come le altre, di due o tre giorni, andiamo comunque con tanto entusiasmo» (Il messaggio twittato da Del Piero prima di partire per l’Australia).
MATURARE «Il giovane compagno più forte? Vucinic. A 16 anni aveva colpi da fuoriclasse: in allenamento stupiva me e Chevanton. Mirko può risolvere da solo la partita, anche nella Juventus. E poi Bojinov, che forse avrebbe fatto meglio a maturare per altri due anni nel Lecce: troppo presto arrivò in grandi club come Fiorentina e Juventus» (Guillermo Giacomazzi che a 35 anni ha accettato di rimanere nel Lecce retrocesso in Lega Pro).

PRONTO «Stavolta ho potuto girare per più di due giornate intere su pista asciutta. Mi è servito moltissimo e ora mi sento pronto per correre in F.1» (Jules Bianchi, giovane pilota Ferrari dopo i test di Magny Cours).
POSITIVO «Non mi aspettavo che Spies venisse in Ducati: è positivo, perché è un pilota veloce e con una buona esperienza alle spalle. Per quanto riguarda Iannone (che guiderà nel team satellite, ndr), ovviamente non conosce la MotoGP, ma è uno rapidissimo: insomma, la Ducati ha quattro piloti forti ed è un bene per lo sviluppo» (Andrea Dovizioso, la prossima stagione in Ducati).