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 2012  settembre 08 Sabato calendario

ESPERIENZA

«Ho fatto un’esperienza negli emirati ma non ho trovato il calcio che speravo di trovare. Ho ancora voglia di giocare ad alti livelli, sento il bisogno di pressioni e adrenalina. Ho scelto di rimettermi in gioco, so di poter dare ancora tanto, sono stracarico. Berbatov? Alla fine son contento che non l’abbiano preso» (Luca Toni, tornato alla Fiorentina).
SOTTOVALUTATO «Da Borriello mi aspetto gol perché è un centravanti completo, uno dei più forti in Italia. Per rendere al massimo deve solo giocare con continuità, cosa che non ha potuto fare nelle ultime stagioni perché in rosa con lui c’erano elementi importanti e perché lui è stato sottovalutato» (Enrico Preziosi, presidente del Genoa).
SCARPATA «Se non segno almeno quindici gol, dopo quanto ha detto il presidente su di me, rischio di prendere qualche scarpata…» (Marco Borriello).
CONVINTO «Sono convinto che il prossimo anno sarà ancora Lewis il mio compagno di squadra. Perché questo è un grande team, che ti consente di lottare per la vittoria ad ogni gran premio ed è ciò che ogni pilota vuole» (Jenson Button sulle voci del passaggio di Hamilton alla Mercedes).
RAPPORTI «Se fui io a non volere Alonso in Ferrari? Iooo?? Ma io lo volevo! Tant’è vero che dopo la sua vittoria in F3000 a Spa, nel 2000, contattai il suo manager che venne a casa mia a Maranello e stilammo un accordo di massima. Poi invece lo prese Briatore e ci rimasi male. Per me i rapporti finirono lì. Questa è la vera storia. Su quell’accordo, è vero, non c’era la firma» (Jean Todt).
SCAMBIO «Senna mi diede un pugno e fu fortunato perché mi bloccarono in quattro. Fu uno scambio di idee salutare (Mansell lo prese per la gola, ndr): ci sono errori che non sono errori, ma cose inaccettabili.; mi aveva buttato fuori ad altissima velocità… però Ayrton diventò poi il migliore» (Nigel Mansell ricorda il diverbio con Senna a Spa nel 1987).
MALE «Quando annunciarono il pullman che oggi gira per Jesi con la mia foto lei c’è rimasta male. Ma rimane male per tutto: anche alla festa in piazza quando parlavo al microfono lo prendeva e parlava lei. È fatta così, vive male tutto. Ma non solo con me e Arianna (Errigo, ndr): ha questo carattere, che però le ha permesso di diventare la numero 1. Del mio oro non abbiamo parlato, ma alla festa al club mi ha fatto i complimenti» (Elisa Di Francisca, due ori a Londra 2012, su Valentina Vezzali).