Fulmini 7/9/2012, 7 settembre 2012
AVVENTURA
«Giocherò nel Sydney FC per i prossimi due anni: questi sono per me giorni speciali e diversi. È una avventura splendida, strepitosa, forte. Ho riflettuto a lungo e credo sia il posto migliore e la soluzione migliore. Mi ha convinto un progetto che non mi aspettavo, costruito intorno a me. Abbiamo tantissime idee, proveremo a realizzarle. Ci sarà una stretta collaborazione tra me e il club, tra me e la A-League e tutto il movimento. Con queste premesse si può fare ogni cosa e far crescere il calcio australiano» (Alex Del Piero).
CARRIERA «Io e i bambini avremmo seguito Alessandro ovunque, pochi calciano il pallone come lui, ma mi sarebbe piaciuto che la sua carriera fosse finita alla Juve» (Sonia Amoroso, moglie di Alex Del Piero).
STUPIRE «La Juventus, in Europa, può stupire. Ha un gioco basato sulla velocità e sull’intensità, l’anno scorso ha vinto lo scudetto anche perché aveva un solo impegno, vedremo come reagirà al cambiamento. Non è facile gestire due competizioni. Comunque la Juve, nell’ultima stagione, mi ha davvero impressionato e il merito sta in tre nomi: Conte, Pirlo e Agnelli» (Carlo Ancelotti, allenatore del Psg).
SPETTACOLO «Usain Bolt merita questa chance (un’amichevole tra Manchester United e Real Madrid da programmare, ndr) perché è uno dei più grandi talenti di tutti i tempi e un grande tifoso dello United. Sarà un grande spettacolo» (Alex Ferguson).
NUOVA «Tornare in gara con i normodotati? Perché no? Sono ferma da tre anni e prima di Londra mi sono allenata giusto il minimo indispensabile, non come facevo prima. Devo ancora scoprire cosa il mio corpo mi consente di fare, quella di adesso è una nuova Assunta» (Assunta Legnante, oro nel lancio del peso alle Paralimpiadi. Era campionessa Europea indoor prima di perdere la vista).
STRANO «Vedere Roberta dall’altra parte della rete è stato strano. Giocare contro la mia migliore amica non è stato facile, ma farla sbagliare era il mio obbiettivo. Fra noi è sempre una questione molto tecnica, con Roberta devi avere equilibrio, non puoi strafare» (Sara Errani ha battuto l’amica Roberta Vinci nei quarti di finale degli US Open).
GUAI «È stata una partita diversa dalle altre e io ero un po’ stanca. Mi dispiace soprattutto di non essere riuscita a fare il mio gioco, ma Sara è così: o la prendi a pallate o sono guai. Andremo comunque a cena insieme, ma stasera (l’altro ieri, ndr) paga lei» (Roberta Vinci).