Fulmini 5/9/2012, 5 settembre 2012
VALIDA «È
una soluzione valida e una proposta concreta. Dobbiamo parlare dei dettagli» (Stefano Del Piero, manager e fratello di Alex, sull’offerta del Sydney FC).
GRANDE «Non penso che gli australiani possano capire quanto grande sia Del Piero. È più di un giocatore, è un marchio. Del Piero può giocare ancora 2-3 stagioni. Pensate cosa imparerebbero i giovani da lui» (Zelijko Kalac, ex portiere di Perugia e Milan e preparatore dei portieri del Sydney FC).
BEFFA «Da piccolo vedevo tutti i gol di Del Piero, i suoi tiri a giro, colpi che provo sempre in allenamento e che l’anno scorso, a Pescara, ogni tanto mi venivano. La beffa è che sono arrivato in Serie A quando Del Piero ha lasciato la Juve: ho sempre sognato di conoscerlo e di poter scambiare la maglia con lui» (Lorenzo Insigne, giovane gioiellino del Napoli).
TORNI? «Ero lontano da sette anni, in totale ho giocato all’estero per nove stagioni. Era ora di tornare, anche se quelli con cui parlavo mi dicevano: “ma sei matto, ora tutti vogliono andare via e tu torni?”» (Enzo Maresca, centrocampista della Sampdoria).
DUECENTO «Mi sono svegliato senza nessun dolore e pronto per Monza al 200 per cento» (Le parole di Fernando Alonso il mattino dopo il brutto incidente di Spa).
CONCENTRATISSIMO «In quel momento non riesci a provare paura, perché sei concentratissimo sul tuo lavoro e l’adrenalina è alta. Magari la paura subentra dopo, quando a bocce ferme ripensi all’incidente o riguardi le immagini» (L’effetto di un incidente sul pilota per Ivan Capelli, ex pilota di F1).
LAVORARE «Io sono un fanatico della teoria che se una squadra sta bene assieme, poi rende anche di più in campo. I nostri giocatori hanno capito che c’è un solo modo per crescere: tirare di lima. Lavorare, fare quello che l’allenatore dice, investire su se stessi» (Dino Meneghin, commissario della Federbasket, sulla qualificazione degli azzurri ad Eurobasket 2013).
SUCCESSO «L’Italia va all’Europeo con le proprie ali, senza dover chiedere nulla a nessuno. Niente wild card. Niente allargamento del torneo. […] L’hanno fatto con le cose più elementari ma più importanti nello sport: grande umiltà, nessun proclama. Grande lavoro, due allenamenti massacranti ogni giorno. Grande gruppo, tutti uniti per la causa e ognuno a tifare per il compagno. Scusatemi se è poco. È la formula per il successo» (Dan Peterson).