Fulmini 22/8/2012, 22 agosto 2012
RIFAREI
«Avevo solo da perdere prendendo la Pellegrini a gennaio, ma non potevo tirarmi indietro. Sapevo che sarebbe stato difficile convivere tra le attenzioni richieste e il resto del gruppo: alla fine ho seguito soprattutto lei e questo ha alterato gli equilibri. Ma rifarei tutto. Purtroppo fatichiamo in Italia a gestire insieme nuotatori di alto livello: gli italiani chiedono attenzioni assolute, metro dopo metro, più uno diventa forte e più diventa esigente. Se penso all’allenatore di Lochte, Troy, che gestisce 30 atleti... Si va in difficoltà come gruppo e gestione dei campioni. Si sentono tutti dei piccoli Phelps, è un’anomalia italiana» (Claudio Rossetto, tecnico di Federica Pellegrini e dei velocisti della Nazionale).
NON «C’è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l’innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un’opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. È stato un errore. […] Su un fatto concordo con i giudici: 90 giorni non erano una pena congrua. Quella giusta è zero: non ho commesso né illeciti, né omesse denunce» (Antonio Conte).
SNOBBARCI «Ho l’impressione che di questo non si siano accorti in tanti (degli ottimi risultati dell’Udinese, ndr). Soprattutto la maggior parte dei media che continuano a snobbarci: quando mi stufo iscrivo la squadra al campionato sloveno. Siamo terzi in classifica, ma certa stampa ci ignora. Questo risultato, di cui siamo tutti molto orgogliosi, l’abbiamo ottenuto sul campo, finendo davanti a chi ha un budget di 4-6 volte superiore al nostro» (Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese impegnata stasera contro lo Sporting Braga nei preliminari di Champions).
PRIME PAGINE «Quando Alex ha vinto l’Olimpiade di Pechino è rimasto sulle prime pagine dei giornali per un giorno, ora per un’intera settimana. Evidentemente è la vita, forse è così che deve andare» (Carolina Kostner sul fidanzato Alex Swarzer).
CORAGGIO «Alex ha commesso un grande errore, da sportiva non condivido per niente quel che ha fatto. Non ci sono dubbi: sono molto arrabbiata. Ma per come lo conosco da quattro anni e per le tante volte che l’ho visto soffrire, soprattutto nell’ultimo periodo, come persona lo ammiro per il coraggio che ha avuto nel mettersi di fronte al mondo per ammettere il suo dramma e i suoi sbagli» (Carolina Kostner).