Fulmini 17/8/2012, 17 agosto 2012
ASSENTI
«Nell’atletica siamo stati davvero assenti. Ci salva soltanto il bronzo del bravissimo Donato nel triplo. E paghiamo anche la super specializzazione. La velocità, ad esempio, è un giardino privato dei caraibici. Dobbiamo lavorare perché i giovani tornino ad avvicinarsi a uno sport così bello» (Pietro Gnudi, Ministro dello Sport).
DIFFERENZA «Non sto scherzando, con la mia velocità posso fare la differenza. Se Sir Alex Ferguson mi chiamasse e mi dicesse “Okay, proviamo, vieni e facciamo un test” per me sarebbe impossibile dire di no. Non mi imbarcherei in questa sfida se non sapessi che sono bravo abbastanza: sono un giocatore completo e potrei fare la differenza. Di certo sarei il più veloce della squadra. Ma so anche giocare» (Usain Bolt, in bilico tra atletica, calcio e cricket).
CICLO «Ho accettato un progetto ambizioso che vuole riportare il Monaco ai vertici. E comunque, le grandi le ho allenate o troppo presto o troppo tardi. Quando arrivai in Spagna, nessuno conosceva il Valencia. Il Chelsea si è fatto un nome arrivando in semifinale di Champions. In Italia, ho preso la Juve agli albori dopo la B. La Roma invece era a fine ciclo, come l’Inter» (Claudio Ranieri allena il Monaco nella serie B francese).
PECCATO «È stato un gran peccato non riuscire a essere competitivo con la Ducati, sarebbe stata una bella soddisfazione per me e tutti i ragazzi che hanno lavorato con me e ci proveranno fino alla fine. E sarebbe stato divertente per tutti i nostri tifosi. Mi dispiace. Comunque mancano ancora 8 gare, lavoreremo al massimo per fare qualche bella gara» (Valentino Rossi).
DICHIARAZIONI «È dal primo giorno che Rossi e il suo capo tecnico Jeremy Burgess devono rimangiarsi le loro dichiarazioni e ammettere di aver avuto torto. Burgess diceva che ci avrebbe impiegato 80 secondi per mettere a posto la Ducati, ma mi sembra che in due anni non abbia compiuto alcun progresso. E Valentino, per sua stessa ammissione, non se la sente di spingere al massimo una moto che non è a punto, né di proseguire nello sforzo di migliorarla. Sono molto dispiaciuto per la Ducati, perché in 22 mesi in quel team Valentino non ha vinto nulla e non ha fatto altro che lamentarsi. Non è un comportamento simpatico, ma tanto a lui i tifosi perdonano sempre tutto» (Casey Stoner, l’unico ad aver vinto con la Ducati).
AMICO «Sempre molto carino, il mio amico Casey... ah ah…» (Valentino Rossi).