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 2012  agosto 02 Giovedì calendario

Forma «Adesso posso dire apertamente che non sono arrivata qui in grande forma. Dopo i 400 ho cercato di voltare pagina partendo subito con un’altra carica per i 200 ma più di così non potevo proprio fare» (Federica Pellegrini) Tacchi «Oltre a costume e occhialini, in valigia metto i tacchi a spillo per l’ultima sera

Forma «Adesso posso dire apertamente che non sono arrivata qui in grande forma. Dopo i 400 ho cercato di voltare pagina partendo subito con un’altra carica per i 200 ma più di così non potevo proprio fare» (Federica Pellegrini) Tacchi «Oltre a costume e occhialini, in valigia metto i tacchi a spillo per l’ultima sera. Se va male bisogna tirarsi su di morale e se va bene servono per festeggiare» (Così disse Federica Pellegrini prima di partire per le Olimpiadi). Staff «Non c’è stato un solo velocista che sia andato bene. Da settembre bisogna cambiare tutto, proprio tutto. Ci dicono che dobbiamo guardare agli americani, ma gli Usa non sono solo gli atleti, sono anche tutto lo staff che c’è attorno. Quindi, se noi atleti guardiamo a loro, che lo faccia anche il resto dello staff, non solo noi» (Filippo Magnini). Calma «Filippo a volte parla un po’ troppo. Lo conoscete, quando è felice lo urla ai quattro venti, quando è incazzato fa lo stesso. Gli Stati Uniti vincono più di tutti, quindi il modello di riferimento è quello. Ma ne parleremo con calma» (Claudio Rossetto, allenatore di Magnini e della Pellegrini). Qua «Ai Mondiali di Shanghai ero più arrabbiato, lì lo sbaglio fu una virata. Adesso, invece, sono così fuori forma che dico: cosa sono venuto a fare qua?» (Filippo Magnini). Partecipare «Già negli ultimi tornei con Cuba e Russia mi sono accorto di stare bene. Mi è tornata la carica emotiva che ci voleva. Questa sarà la mia ultima Olimpiade e non sono qui soltanto per partecipare» (Roberto Cammarelle Pugile). Regole «Me ne sono andato perché non mi sentivo più a mio agio in spogliatoio. È la prima volta che lo racconto. Prima era molto più semplice gestirlo e fino all’anno scorso lo tenevo sotto controllo. [...] Quando il pranzo era fissato per l’una, certi magari arrivavano con un quarto d’ora di ritardo. C’era una mancanza di rispetto delle regole».» (Rino Gattuso ora con la maglia del Sion). Sacrificio «Non volevamo cedere tutti e due [Thiago e Ibra]. Ma con l’offerta per Ibra, che ha 31 anni, ha prevalso il buon senso. Con questo sacrificio avremo conti in ordine per i prossimi 3-4 anni. Il mio cuore piangeva, però siamo convinti di avere in casa giocatori molto validi. In attacco non sentiremo la mancanza di Ibra. In difesa crediamo in Acerbi» (Silvio Berlusconi).