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 2012  luglio 28 Sabato calendario

ONORE «Non mi aspettavo che mi offrissero un tale onore per la terza volta, sarebbe stato fantastico, ma è ugualmente importante che ci sia qualcun altro, meglio ancora se un amico, come Stan (Wawrinka, ndr)

ONORE «Non mi aspettavo che mi offrissero un tale onore per la terza volta, sarebbe stato fantastico, ma è ugualmente importante che ci sia qualcun altro, meglio ancora se un amico, come Stan (Wawrinka, ndr). Sono contento per lui, ho visto la felicità nei suoi occhi» (Roger Federer che ha declinato l’offerta di essere portabandiera della Svizzera). FAVORITO «Il favorito è sempre Bolt. Ma il mio destino e sorprendere la gente, l’ho fatto l’anno scorso a Daegu e poche settimane fa a Kingston. Perché non può succedere anche qui? Il mio obiettivo è concludere la stagione imbattuto e in testa al ranking delle gare di velocità» (Johan Blake proverà a mettere in difficoltà il connazionale Usain Bolt). FAVORITI «Non siamo la squadra più alta, ma la cosa non ci preoccupa. Molti di noi giocano sopra la loro altezza. I centimetri contano poco, è la determinazione con cui vai sotto canestro che fa la differenza. Molti non ci considerano favoriti per questo, si sbagliano. Non abbiamo punti deboli, siamo molto uniti, comunichiamo e ci proteggiamo l’un l’altro in campo» (LeBron James, pivot della nazionale americana di basket). GHIACCIO «Quando sono sul campo da calcio sono come una giraffa sul ghiaccio» (Il principe William d’Inghilterra). ACCORDO «L’esperienza inglese? Mi dispiace, ma non posso parlarne. Ho firmato un accordo con la Federazione inglese che mi vieta di parlare della nazionale britannica» (Fabio Capello). SOSTEGNO «[…] A nome della società ribadisco il pieno sostegno a Conte, Alessio, Stellini, Bonucci e Pepe. La Juventus è una squadra e nelle squadre ci si aiuta, si combatte, si perde e si vince. Ma non si resta mai soli. E non succederà neppure questa volta» (Andrea Agnelli sull’ondata di giudizi pronti a piovere su giocatori e staff della Juve). REALTÀ «Se Jovetic dicesse di voler lasciare Firenze? Non andiamo oltre il film. Lo ripeto, la mia decisione è irrevocabile. Il giocatore non mi ha detto che vuole andare via. Anzi, l’ho visto sereno. Lasciamo passare la nottata. Jovetic è giovane. Rimanga ancora un anno, poi sarà ancora più forte. Un anno o magari anche di più. I treni importanti non passano una sola volta nella vita. Ricordatevi che tenendolo in maglia viola rinuncio a tanti soldi. Jo-Jo non è sul mercato, più chiaro di così si muore. Con tutto il rispetto per Marotta questa è la realtà» (Andrea Della Valle).