Fulmini 20/7/2012, 20 luglio 2012
PERDITA
«Senza me e Thiago Silva non solo il Milan, ma anche il vostro campionato, subiscono una grande perdita. In Italia però non sai mai come vada a finire. A volte sembra che le cose siano impossibili e poi invece alla fine si fanno» (Zlatan Ibrahimovic).
SANGUE «Il mio primo comandamento calcistico è “onora la maglia”. Sono disposto a dare il sangue per il club in cui gioco: è successo ovunque, succederà anche qui» (Gaby Mudingayi sul suo arrivo in prestito all’Inter).
QUI «In passato col mio procuratore erano state fatte anche ipotesi all’estero ma io dicevo sempre di aspettare perché ho sempre voluto stare qui, giocare qui» (Gaby Mudingayi).
CONTENTO «È vero. Puntavo a staccare Wiggins e Froome ma non ci sono riuscito. Questo non significa però che non sia contento della mia prova. Dovevo attaccare in salita e l’ho fatto, vi avevo detto che nella discesa verso il traguardo non si poteva fare la differenza. Io ero a tutta, ma anche loro...» (Vincenzo Nibali, ciclista).
ANTENNE «Lei (Federica Pellegrini, ndr) è sempre stata il mio esempio, da piccola era la mia icona. L’anno scorso quando ho nuotato per la prima volta con lei mi ha fatto un po’ impressione, poi ci ho fatto un po’ l’abitudine. È una persona normalissima, pensavo che avesse le antenne verdi e invece ho visto che non le ha» (Alice Mizzau, nuotatrice).
DEA «Da me (a Beano di Codroipo, in provincia di Udine, ndr) sono quasi una dea, è un paesino e sono l’unica che ha messo il naso fuori dal confine, che si è spostata» (Alice Mizzau).
AVVELENATI «Dicono che loro saranno avvelenati. Benissimo. Lo sono pure io. Sono cresciuto con il nuoto, è così che mi metto in gioco: è così che il mio allenatore mi ha fatto crescere» (Filippo Magnini sui suoi avversari alle Olimpiadi).
SPETTATORE «L’Olimpiade più importante? Quella da spettatore nel ’60, con biglietti comprati in curva e in Tevere. Il fascino è tanto strano quanto incomprensibile. Fai gare, europei, mondiali, affronti avversari che, quando li hai contro alle Olimpiadi, è tutta un’altra storia» (Roberto Frinolli, in pista sui 400 ostacoli a Tokyo ’64 e Messico ’68).
LUNA «La sensazione di essere all’Olimpiade è unica. Come Armstrong quando è tornato dal viaggio sulla luna – adesso posso chiudere qui, disse –. Aveva ragione» (Bruno Mascarenhas, bronzo ad Atene nel canottaggio).