Fulmini 13/7/2012, 13 luglio 2012
ACCORDO
«Spero di poter restare in questa terra meravigliosa [...] Purtroppo sono state fatte delle dichiarazioni che non condivido. Mi auguro che ci sia al più presto una riunione con i dirigenti per trattare questi temi, e sono totalmente sicuro che arriveremo a un accordo» (Diego Armando Maradona è stato esonerato dall’Al-Wasl pochi giorni fa).
BILANCIO «Le aziende degli azionisti non realizzano più gli stessi utili di qualche anno fa. E siccome al momento non è previsto l’ingresso di nuovi soci, occorre arrivare al pareggio di bilancio per poter ripartire» (Adriano Galliani. Il Milan sta valutando un’offerta di 65 milioni per la coppia Thiago Silva-Ibrahimovic).
CIFRA «Stevan Jovetic era il più adatto per presentare la maglia. A meno di 30 milioni non è sul mercato ma certo... c’è quel gentlemen agreement per cui a quella cifra può partire» (Daniele Pradé, ds della Fiorentina. Sul giocatore è piombata la Juventus).
CONCORRENZA «Mi piacerebbe che arrivasse Jovetic, è il mio fratellino più piccolo. E davanti saremmo fortissimi, non ci sarebbero problemi di concorrenza» (Mirko Vucinic, connazionale di Jovetic).
CHIAREZZA «Ci vogliono rinforzi, pochi ma buoni. Ho dato delle indicazioni molto precise sugli obiettivi, anche se è difficile trovare dei giocatori più forti di quelli che abbiamo, top player a parte [...]. Ma l’importante è la chiarezza nei programmi e nel Napoli c’è. Tra di noi non esistono contrasti» (Walter Mazzarri).
PROFESSIONALITÀ «Rispetto e stimo tanto Julio Cesar per me è un grande portiere, però io con questa storia non c’entro niente. E poi, il calcio è così: quando è arrivato lui all’Inter, prima c’era Toldo, e prima ancora c’erano altri portieri, Fontana, Peruzzi, Pagliuca, e via indietro» (Samir Handanovic, nuovo portiere dell’Inter).
TERAPIA «Le brutte gare hanno influito dal punto di vista psicologico. Sì, ho fatto terapia. Devo tentare tutto, perché credo che le cose cambieranno» (Felipe Massa).
SUPERFICIALITÀ «La diagnosi fatta dopo l’infortunio subito da Antonietta in aprile alla gamba sinistra è stata parziale. Si è evidenziato un problema secondario, di natura muscolare, non quello reale, ben più grave. […] C’è stata superficialità, approssimazione. Non screditiamo nessuno. Ma vorremmo che qualcuno si mettesse una mano sulla coscienza e chiedesse scusa» (Massimiliano Di Matteo, marito e allenatore di Antonietta Di Martino che dovrà rinunciare all’Olimpiade).