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 2012  luglio 12 Giovedì calendario

VENTOTTO

«Ventotto scudetti per la Juve mi sembrano anche troppi…» (Zdenek Zeman).
TRENTUNO «Non so quanti scudetti abbia vinto la Juve, ventotto, ventinove, trenta… Per me sbagliano tutti: sono trentuno, perché c’è anche quello della B…» (Massimiliano Allegri).
DUE «Evidentemente (Moratti, ndr) non si è mai presentato allo stadio durante un derby, altrimenti avrebbe visto due colori troneggiare nei rispettivi settori: da una parte il blu e dall’altra il rosso, separati, ben distinti e lontani tra loro. Proviamo ad immaginarci quella stessa maglia con qualche semplice aggiunta ed il quadro è drammaticamente completo...» (Stralcio del comunicato dei tifosi dell’Inter contrari alla nuova seconda maglia rossa).
SOGNO «Il mio sogno è Messi. Non ha nemmeno un tatuaggio. È un sogno calcistico ma anche cinematografico. È il sogno spagnolo» (Aurelio De Laurentiis).
CRESCITA «Se non avessi niente da dimostrare non sarei qui. Mi piace molto l’idea dei Pozzo di costruire una squadra sia giocando bene sia valorizzando i giovani, mi stimola. Credo che sia molto utile per la mia crescita» (Gianfranco Zola, nuovo allenatore del Watford di recente acquistato da Giampaolo Pozzo).
AVANTI «Non abbiamo parlato di dettagli, ma mi hanno detto (i dirigenti Audi, ndr) che mi vogliono per andare avanti con il progetto MotoGP: vale la pena pensarci» (Valentino Rossi).
STILE «È molto aggressivo: ha lo stile giusto per la Desmosedici» (Valentino Rossi su Cal Crutchlow).
FUTURO «Sto studiando l’italiano, può servire per il futuro» (Cal Crutchlow).
INSIEME «Corrono ormai da tante corse l’uno contro l’altro e trascorrono insieme centinaia di ore in riunioni dedicate allo sviluppo della macchina. Lavorano come un team. E si rispettano. Sebastian ha vinto tanto in poco tempo. Ma sa anche che Mark è avversario da prendere molto sul serio e Mark sa Sebastian è diventato un punto di riferimento» (Christian Horner alla conferma della coppia Vettel-Webber).
DESIDERIO «Ci sono state discussioni con la Ferrari, ma il mio desiderio era quello di restare qui» (Mark Webber ha rinnovato con la Red Bull).
DECISIONI «L’esclusione di Andrew Howe dall’Olimpiade colpisce e dispiace, ma chi ha delle responsabilità deve prendere delle decisioni. Rispetto le sue opinioni ma non le condivido: sa quanto lo stimiamo, è un atleta straordinario e meritava, ma come altri. È stata una decisione presa d’intesa con la Fidal: non potevamo fare altro» (Gianni Petrucci).