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 2012  luglio 11 Mercoledì calendario

SPERANZA

«Non so se la piazza abbia voglia di aspettare un altro anno. E come loro noi, che scendiamo in campo per risultati importanti. Sapere che sarà un altro anno di transizione non mi va bene. A me come alla squadra e alla società. Ma io spero in grandi acquisti, la speranza è l’ultima a morire» (Francesco Totti).
RIABILITATO «Totti? Non credo ci debba essere pensiero omologato. Avrei preferito avesse detto “sono alla testa di un gruppo che vuole lottare e conquistare risultati”. Poi però è stato carino e si è riabilitato dicendo altre cose. Francesco ha seguito il flusso del pensiero comune. Ma va bene così» (Walter Sabatini, ds della Roma).
BARZELLETTA «Una famiglia di origine barese...sembra l’inizio di una barzelletta» (Antonio Tesoro ha acquistato il Lecce in crisi).
RUOLI «Resterà finché alla guida del Lecce ci sarà la mia famiglia, anche con ruoli differenti» (Antonio Tesoro ha proposto un anomalo contratto indeterminato alla punta Ernesto Chevanton).
PROVARLO «Penso di aver giocato davvero bene negli ultimi due anni, sono stato vicino a vincere un altro Slam, ho battuto alcuni dei più forti e ci ho perso, perché questo è il tennis, ma non ero lontano. Ho pensato: “Se metti insieme le vittorie che ti servono, quando ti servono...“. Perciò, non è una grande sorpresa questa settima vittoria: è Wimbledon, e so che sono capace. Il difficile è provarlo ancora e ancora, e ripartire sempre da zero [...]» (Roger Federer ha vinto per la settima volta Wimbledon).
POCHISSIMO «Federer o Sampras? Io dico Roger, ma di pochissimo […]. E comunque ogni epoca ha il suo campione […]. Non crediate che i quattro moschettieri francesi degli anni ’20 fossero delle pippe. I mezzi di oggi ti consentono di ribaltare il gioco come prima non succedeva. Poi c’è la preparazione fisica. Una volta, prima eri un talento poi diventavi un atleta, oggi è il contrario. Prendete Nadal. È tennisticamente meno dotato di Federer, ma state attenti, vincerà ancora molto» (Nicola Pietrangeli).
CIECO «Anche un cieco avrebbe visto che le mie due prestazioni valevano quanto mi era stato chiesto. Senza il vento in faccia (-4,5 m/s in batteria e -1,9 in finale, ndr) avrei corso entrambe le volte ben al di sotto di quel 20”65» (Andrew Howe non ha fatto i tempi minimi nei 200 metri e la Fidal ha deciso di non convocarlo alle Olimpiadi).