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 2012  luglio 10 Martedì calendario

PASSIONE

Quand’ero giovanissima non avevo la passione per la canoa, semplicemente andavo dietro agli eventi per non sprecare le opportunità che mi dava il mio grande talento. La passione è nata dopo ed è cresciuta col tempo» (Josefa Idem, canoista).
STORIA «Se a Pechino avessi vinto l’oro, molto probabilmente avrei già smesso. Quell’argento mi ha dato la voglia di andarmi a cercare un altro record. E vedere se c’è la possibilità di riscrivere la storia» (Josefa Idem).
UNO «Per me il numero uno è Nadal, anche se Federer è cresciuto in Sudafrica. E se tifi per uno, l’altro diventa il numero due. Sono entrambi incredibili da vedere, mi hanno spinta a seguire il tennis molto più di quanto non facessi in passato» (Charlize Theron, attrice, appassionata di tennis).
TESTA «Per vincere nel tennis serve la testa: puoi essere un grande giocatore a livello fisico, ma se non hai la testa non vai da nessuna parte» (Charlize Theron).
PAURA «Il Milan fa paura? È da temere e rispettare, parliamo di una squadra che ci è arrivata davanti nell’ultimo campionato e uno dei nostri obiettivi è quello di colmare il divario. Ma paura no, quella no. Ci chiamiamo Inter e quindi nel nostro nome c’è il nostro obiettivo: nessuno, e io per primo, si tira indietro» (Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter).
INTRIGARE «Su Ljajic non ho più niente da dire. Ho sbagliato e ora spero di tornare presto in pista, aspetto una proposta che mi possa intrigare, come era stato a novembre scorso con la Fiorentina. Se arriva, bene. Se no, aspetterò» (Delio Rossi).
GIOVANI «Il nostro è un Paese dove il calcio è sempre stato usato come rivendicazione sociale. Abbiamo cercato soltanto la vittoria, senza preoccuparci di convincere e di divertire. Tutto è sempre stato abbastanza empirico. E in un contesto del genere sono i giovani a essere penalizzati» (Arrigo Sacchi, coordinatore tecnico delle nazionali giovanili).
ORGOGLIOSO «Io sono orgoglioso dei progressi di queste settimane. Negli ultimi quattro Gran premi abbiamo lottato per vincere e questo significa che siamo sulla strada giusta. Siamo in un momento decisivo del Mondiale. Non è qui e non è ora che si conquista il titolo, ma qualcuno può iniziare a perderlo. Bisogna continuare così e lavorare molto sulla velocità, in vista di circuiti come Spa e Monza. Il campionato è aperto» (Fernando Alonso).
MULTE «A Firenze prendo sempre le multe. La mia ragazza studia lì e io finisco sempre nella zona a traffico limitato. Passando dritto sotto alle telecamere…» (Andrea Baldini, schermidore).