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 2013  agosto 25 Domenica calendario

FERRARI, TORMENTI E SCREZI IN RAI: E’ L’ULTIMA «DOMENICA SPORTIVA» —

L’ultima stagione televisiva non era stata delle più tranquille per Paola Ferrari. Nonostante la sua «Domenica sportiva» andasse decisamente bene — con ascolti attorno al 10% —, in quei mesi si era trovata a dribblare imprevisti, attacchi e frecciate più o meno dirette. Dalla clamorosa querela a Twitter per diffamazione, di un anno fa, al monologo di Paola Cortellesi sul femminicidio in cui la giornalista veniva evocata come donna che «faceva proprio schifo», fino alla proposta (poi non accettata) di diventare assessore per la Regione Lombardia. Insomma, non è stato esattamente un periodo di grande relax. Ma, oltre a tutto questo, deve essere successo anche altro. Altro di cui ora la giornalista non vuole parlare. «Ma arriverà il momento per farlo, tra qualche mese», anticipa lei. Una certezza c’è: «Quella che inizierà oggi (alle 23 su Rai2) sarà, dopo 9 anni, la mia ultima “Domenica sportiva”. Motivo in più per fare bene».
Ma come mai?
«Per varie motivazioni... È una scelta dovuta a certe situazioni...».
All’interno della Rai?
«Alcuni avvenimenti mi hanno turbata profondamente. Ringrazio comunque l’azienda che crede in me: sono una forza interna, una giornalista Rai».
E quindi, poi cosa farà?
«Non so, per ora penso a questa stagione. Poi mi piacerebbe cambiare. Penso a un programma che sia una sorta di happening calcistico notturno. Niente di ingessato. Vorrei inventarmi qualcosa di nuovo per i Mondiali: uno show con Sabrina Ferilli, anche lei tifosissima. Ora ne parleremo. Bisognerà anche vedere se la Rai ascolterà».
Si vede comunque in un programma sportivo?
«Non è detto. Avere al mio fianco una spina come Gene Gnocchi mi ha insegnato a fare una conduzione meno rigida, più divertente. A essere diversa. Vorrei un programma in cui unire professionalità e ironia».
Tipo «Quelli che il calcio»?
«Voglio proprio vedere cosa farà Nicola Savino. La trasmissione era diventata per l’80% comica, si dovrebbe tornare al modello Fazio. Sì, se mi avessero proposto la conduzione ci avrei pensato».
Sperava in qualche proposta?
«Sono stata felicissima di fare la “Domenica sportiva”. La Rai dice sempre che vuole dare spazio alla forze interne. Vedremo. Del resto costiamo zero e qualcosa sappiamo fare».
L’hanno ferita le critiche su Internet sul suo aspetto fisico?
«La maleducazione è imperante. Ma la Cortellesi è quella che mi ha ferita più di tutti. Il suo monologo, scritto con la Dandini e mandato in onda da Santoro, mi ha fatto malissimo. Lì volevo mollare la “Domenica sportiva”. Ho lottato per portare avanti il ruolo di una donna emancipata in un mondo maschile: ci ho dedicato la vita. Ho aperto la strada a tutte le altre».
Colleghe che stima?
«Sabrina Gandolfi, Monica Vanali, Alessandra De Stefano. E mi piace la giovane collega bella e brava di Sky, Vera Spadini».
Non cita Ilaria D’Amico?
«Visto che lei non parla mai di me non vedo perché debba parlare io di lei».
E tra i conduttori tv?
«Mah...Facchinetti, Cattelan, Annichiarico: non trovo un giovane che valga un Bonolis, un Gerry Scotti, una Carlucci o una De Filippi. La vecchia guardia dei 50enni è ancora la migliore».
E il suo impegno politico?
«Al momento è congelato. Non ci sono state le giuste condizioni e non voglio essere associata a un vecchio modo di fare politica. Ma la porta è sempre aperta: nei mei secondi 50 anni vorrei dedicarmi agli altri».
Chiara Maffioletti