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 2012  maggio 22 Martedì calendario

PAPERO

«Cassano mi è odioso. Con quella testa a papero. Certo, aveva un talento incredibile. Quello che odio di più è Del Piero quando caccia la lingua di fuori e fa il bamboccio. Bel giocatore però» (Manlio Cancogni, giornalista scrittore).

MATURI «L’avrei fatto prima ma ho aspettato che i tempi fossero maturi e tutti fossero d’accordo» (Antonio Cassano, tornato a Genova per fare pace con presidente della Samp, Garrone).

ENTUSIASMO «Antonio sta bene ed è pieno di entusiasmo. Mi aspetto che lo mantenga, ha fatto capire quanto ama questa maglia ed il messaggio è fondamentale. Preferisco un giocatore così ad uno al 100% fisicamente senza questo sentimento. Balotelli ultimamente è stato poco impiegato, ma ha vinto un titolo in modo meritato. È un talento che vogliamo aiutare ad esplodere» (Cesare Prandelli Ct della Nazionale).

CAPRICCI «Se fossi un allenatore subirei tutti i capricci da un talento del genere. Cosa vuoi fare, se ha dei capricci contentiamolo per il piacere di vederlo giocare» (Manlio Cancogni a proposito di Balotelli).

MOU «Solo l’arrivo di Pep Guardiola potrebbe lenire la ferita per la perdita di Mourinho» (Ilaria D’Amico).

PROGETTO «Per me è importante scegliere il progetto giusto. Non c’è alcuna urgenza in questa scelta» (André Villas Boas, allenatore, noto come Special Two, in attesa di sapere se la Roma lo vuole in panchina al posto di Luis Enrique).

SINCERAMENTE «Se Luis Enrique sappia allenare o meno, sinceramente non l’ho ancora capito» (Ilaria D’Amico, giornalista)

ERRORI «È stata una gara difficile, dove era facile commettere degli errori, la pista era scivolosa ma sono stato determinato sin dai primi giri» (Jorge Lorenzo, primo al Motogp di Le Mans).

NOSTALGIA «Avevo una grande nostalgia del podio. Mi sono divertito, sapevo di avere una chance speciale in queste condizioni, la Desmosedici va sempre bene sotto l’acqua» (Valentino Rossi, secondo al MotoGp di Le Mans).

(S)CORRETTEZZE «È stata comunque una bella lotta, senza scorrettezze da parte di nessuno. Mi sono divertito. Alla fine della stagione, però, non porterò nessuno con me, perché voglio seguire una strada diversa. Se parliamo di amicizie, nel corso di questi anni ho avuto rapporti corretti ma solo professionali, ma c’è uno per cui non ho molto rispetto ed è una delle ragioni del perché voglio lasciare questo mondo» (Casey Stoner, terzo al Motogp di Le Mans).