Marco Belpoliti, La Stampa 26/8/2013, 26 agosto 2013
UNA TARMA PER NEMICO
Il fronte della lotta conto le tarme s’amplia ogni anno. Da un lato, c’è il fronte-vestiti, il più ampio e difficile, dove si deve combattere contro l’invasione di nuovi insetti arrivati dall’Asia attraverso prodotti o imballaggi, oppure portati da viaggiatori dentro oggetti acquistati; una battaglia che si combatte soprattutto d’estate, quando i vestiti invernali di lana sono negli armadi, dentro il cellophane (ne ho già scritto tempo fa). Dall’altro lato, c’è la battaglia contro le tarme alimentari che ci assillano in ogni stagione, e che da quando si sono diffusi i prodotti alimentari senza conservanti, pasturano con sempre maggior piacere ed efficace dentro farine, camomilla, riso, cereali e altro ancora.
Sono una vera calamità, anche se non inclusa nelle sette piaghe. La disinfestazione dei vestiti avviene di norma durante le vacanze estive, quando ci si allontana dalle proprie case. Si riempiono gli armadi di pastiglie e strisce antitarme, ma così gli ambienti risultano nocivi; per questo, si posizionano i prodotti sterminatori e si va in vacanza. Si torna con la speranza che le minicamere a gas abbiano fatto effetto. La battaglia contro le tarme alimentari impone maggiori cautele: pulizia della dispensa, vasetti ermeticamente chiusi, sacchetti e buste tenute sotto osservazione. Si lasciano sul campo vari morti: bisogna buttare diversi prodotti. Adesso per entrambe le battaglie estive c’è una nuova soluzione: la trappola a base di un feromone specifico per le tarme. Il rettangolo-trappola per vestiti va incollato sul lato dell’armadio, senza che tocchi i vestiti: appiccica. Il feromone attira il maschio, la superficie collosa lo cattura così s’impedisce la fecondazione della femmina, e quindi il proliferare degli insetti nell’armadio. Lotta biologica, meno drastica, più lenta, ma soprattutto meno velenosa.
Alcune aziende hanno messo a punto un prodotto contro le tarme alimentari (ne ho già parlato in rubrica). C’è una novità: dallo scorso anno la trappola è di tipo ottico. Si tratta di rettangoli appiccicosi con cerchi neri di varia dimensione: creano una texture che si aggiunge alla capacità attrattiva del feromone. Un doppio meccanismo naturale, secondo i produttori. Ho appeso il rettangolo maculato nell’armadio – ricorda il manto di un dalmata, ma con figure circolari più regolari –, lo fisso e penso alle tarme del cibo che si avventano sulla colla. Chissà cosa vedono?