Mattia Feltri, La Stampa 23/8/2013, 23 agosto 2013
QUELLI CHE NON S’ARRENDONO
[cronologia frasi alla fine]
Sono generosi nella scuderia di Silvio Berlusconi. Ci danno dentro da quasi un mese nel tentativo complicatissimo di trovare una soluzione.
L’ idea che il loro leader sia infine eliminato da una sentenza della magistratura, dopo una guerra lunga due decenni e ancora senza armistizio, rende avvocati, deputati e senatori fervidi e furenti. Ogni giorno salta fuori una proposta nuova, magari più macchinosa e impercorribile della precedente, ma avanzata con lo spirito di chi non vuole arrendersi. Si suggeriscono appelli alla corte di Strasburgo, l’annullamento della sentenza, fino ai ricorsi al Tar. Si pretende la grazia, con un pochino di sfrontatezza scenografica, e se ne studiano i precedenti. Come si comportavano i comunisti - persone serie, in questa eccezione - nelle autorizzazioni a procedere? E la grazia di Palmiro Togliatti in beneficio dei fascisti? C’è chi ritiene che il processo sia annullabile, chi battaglia sulla non-retroattività della legge Severino, qualcuno in un eccesso di entusiasmo pensa di trascinare il popolo in una colossale class action. I più disarmati organizzano la millesima manifestazione, oppure allargano le braccia sconfitti: «A me andrebbe bene qualsiasi cosa, purché...». Abbiamo voluto raccogliere in voci tre settimane di elucubrazioni perché fosse evidente il lavorio, a tratti disperato o scomposto, di chi si aggrappa ancora a Berlusconi, e si sente vittima di ingiustizia. «Mi porterete le arance», disse lui alla vigilia della sentenza. Era più ironico o più lucido?
AGIBILITÀ
Sandro Bondi, senatore,
3 agosto
«O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile».
AGIBILITÀ/2
Daniele Capezzone, deputato,
4 agosto
«Chiunque abbia onestà intellettuale, senso democratico e rapporto con il Paese reale, deve sentire l’obbligo di garantire piena agibilità politica a Silvio Berlusconi».
AMNISTIA
Mario Mauro, ministro,
22 agosto
«Il nodo dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi va risolto politicamente, non per via giudiziaria. E con un provvedimento generale, non individuale. Non possiamo far diventare il Parlamento il quarto grado di giudizio. Una soluzione politica è quella che io propongo: amnistia e indulto, come nel dopoguerra, con l’amnistia Togliatti».
ANNULLAMENTO
F. Nitto Palma, senatore,
10 agosto
«La sentenza deve essere annullata e questo sulla base delle dichiarazioni stesse di Esposito».
CLASS ACTION
Michaela Biancofiore, sottosegretario,
1 agosto
«Propongo una class action di tutti gli italiani».
FUGA
Giancarlo Galan, deputato,
8 agosto
«Di fronte a una sentenza così sconcertante, io sarei già andato a Antigua».
GRAZIA
Daniela Santanchè, deputato,
4 agosto
«Non sto zitta nei confronti di Napolitano. Pretendo che ristabilisca la democrazia. Lo deve fare. E’ nelle sue funzioni. Questo fa di mestiere, è il custode della Costituzione e della democrazia. In questo caso la grazia è un diritto».
GRAZIA/2
Stefania Prestigiacomo, deputato,
5 agosto
«Noi abbiamo il diritto di chiederla, senza forzare la mano a nessuno».
GRAZIA/3
Lucio Malan, senatore,
13 agosto
«Sulla grazia ci sono precedenti, come quello del deputato Francesco Moranino (partigiano condannato per sette omicidi, ndr) che la ebbe. Quello fu un atto politico a tutti gli effetti».
GRAZIA/4
F. Nitto Palma,
16 agosto
«L’eventuale richiesta di grazia non significherebbe di per sé accettazione della condanna».
IMMUNITÀ
Gianfranco Rotondi, deputato,
22 agosto
«Quando hanno fatto il governo con noi, i democratici sapevano che il nostro leader è Berlusconi. Ora collaborino ad assicurare la sua agibilità politica come farebbero Togliatti e tutti i grandi del Pci che mai hanno votato un’autorizzazione a procedere per un avversario».
MANIFESTAZIONE
Simone Furlan, Esercito della Libertà,
22 agosto
«I nostri militanti chiedono di dare un segnale in difesa di Berlusconi, vittima di complotti e di giudici ideologizzati. Pensiamo ovviamente di occupare piazza Indipendenza, sede del Csm, l’organo che dovrebbe decidere se sanzionare il giudice Esposito per le sue inaccettabili dichiarazioni contro il nostro amato Silvio».
PURCHESSIA
Fabrizio Cicchitto, deputato,
4 agosto
«Confermo di essere disponibile a tutto purché si ottenga per Berlusconi un provvedimento di equità e giustizia».
RETROATTIVITÀ
Francesco Paolo Sisto, deputato
«Nel disegno di legge 665 del 17 maggio 2013, annunciato nell’aula del Senato l’8 luglio scorso, si legge che se si ammettesse il principio della retroattività della incandidabilità si riconoscerebbe la possibilità che una legge, mutando i requisiti, possa rendere incompatibili o ineleggibili, in corso di mandato, anche i membri del Parlamento».
RICORSO
Michaela Biancofiore,
1 agosto
«Mi auguro che gli avvocati facciano ricorso alla Corte europea del diritto (sic) dell’uomo».
RICORSO/2
Renato Schifani, capogruppo al Senato,
7 agosto
«Si apre uno scenario che dà spazi alla difesa per un ricorso alle Corti europee per la difesa dei diritti dell’imputato».
RICORSO/3
Giacomo Caliendo, senatore,
21 agosto
«Proporrò di acquisire le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha condannato Berlusconi. Se per ipotesi quanto sostenuto dal presidente Antonio Esposito nella sua intervista al Mattino fosse la motivazione della sentenza, allora non è da escludersi la possibilità di un ricorso in Cassazione per errore di fatto o materiale in base all’art.625 bis del codice di procedura penale».
SALVACONDOTTO
Gaetano Quagliariello, ministro,
15 agosto
«A tutti noi piacerebbe che questa storia si concludesse in termini fiabeschi con quel salvacondotto che D’Artagnan strappò dalle mani di Milady nei Tre Moschettieri».
TAR
F. Nitto Palma,
16 agosto
«Se l’aula del Senato non si dovesse pronunciare sulla decadenza di Berlusconi perché il governo cade prima e si sciolgono le Camere, potrebbe essere la Corte d’Appello a proclamare la decadenza. Fermo restando che comunque si potrebbe presentare ricorso al Tar».
VARIE
Silvio Berlusconi,
22 agosto
«Le strade indicate dal buon senso e dalla Costituzione sono molte. Se avessi voglia di sorridere, potrei dire che “non possono non saperlo”».