Marco Palombi, il Fatto Quotidiano 21/8/2013, 21 agosto 2013
I VENTITRÉ DELLA GIUNTA CHE TERRORIZZANO BERLUSCONI
Cosa succederà il 9 settembre nella Giunta delle elezioni del Senato? Poco o niente, se è concesso fare previsioni. In quella sede, infatti, il relatore che si occupa della posizione di Silvio Berlusconi – Andrea Augello del Pdl – farà la sua proposta: l’interessato non fa dichiarazioni, ma è, per così dire, difficile immaginare che possa proporre la decadenza dell’ex Cavaliere in base alla legge Severino (ineleggibile chi è condannato a più di due anni). Se non lo farà, comunque, la maggioranza della Giunta boccerà la sua relazione . A quel punto bisognerà procedere a nominare un nuovo relatore e a convocare una nuova udienza pubblica con annesso slittamento del voto (presumibilmente a inizio ottobre). Dopo, entro altri 20 giorni al massimo, toccherà all’aula del Senato decidere la sorte di Silvio a scrutinio segreto. Elvira Savino, che però è deputata, per bloccare il procedimento ha proposto di disertare i lavori della Giunta: gesto non senza conseguenze politiche e di cui, peraltro, è dubbia l’efficacia tecnica (i berluscones sono assai meno della metà dei commissari). Nel merito, comunque, gli schieramenti sembrano già ben definiti: Pd, M5S, Sel e Scelta civica si sono – in modo più o meno chiaro – pronunciati per la decadenza; Pdl, Lega e gruppi limitrofi del vecchio centrodestra contro. Questo significa che in Giunta ci sono 14 voti per cacciare Berlusconi da palazzo Madama e 9 per lasciargli il seggio. L’aula, con lo scrutinio segreto, potrebbe riservare sorprese, ma non tali da far sorridere il tycoon di Mediaset: dovrebbe trovare, infatti, la bellezza di oltre 40 “franchi traditori” (copyright Casson). Difficile assai. Lo spettacolo, comunque, inizia in Giunta: per questo, qui sotto, vi raccontiamo in breve chi sono i senatori che gli daranno vita.