Roberto Giardina, ItaliaOggi 22/8/2013, 22 agosto 2013
I BASTIAN CONTRARI A CONGRESSO
Qui si programma con enorme anticipo, già prenotano per le vacanze del 2014, e ti invitano a cena per il prossimo gennaio. Così ho ricevuto l’invito per il congresso dei Querdenker, il 21 e 22 novembre a Monaco. Tempo fino al 31 agosto per rispondere. Un Querdenker è letteralmente uno che pensa di traverso, diciamo che non segue la corrente o, per chi non li stima troppo, un bastian contrario, oppure un originale, un individualista, un inquieto.
Un Querdenker crea dei problemi, ma li sa anche risolvere quando quelli che pensano diritto non riescono a trovare una soluzione.
Secondo i luoghi comuni, la Germania dovrebbe essere un paese di conformisti, e noi di anarchici individualisti. Non è esattamente così. Quando arrivò il film Il conformista, tratto dal romanzo di Alberto Moravia, tradussero il titolo in «Der grosse Irrtum», il grande errore. Perché?, chiesi. In tedesco «Konformist» sarebbe un termine letterario non conosciuto dal grande pubblico. Sarà.
I Querdenker sono forse una minoranza, ma li apprezzano. La società va avanti grazie a loro, ha scritto Die Zeit. Esiste un club di quelli che pensano di traverso con oltre 300 mila soci, e a Monaco sarà conferito un premio al Querdenker dell’anno, sponsorizzato da alcune industrie. La ruota fu inventata da un uomo delle caverne che pensava di traverso, guardato male dai compagni che andavano a caccia con le clave. Einstein era certamente un Querdenker, infatti i professori al liceo non lo apprezzavano e lo bocciarono in matematica.
Wolfgang Häfner della società Klaus Becker per il management della media industria è convinto che «le imprese si avvantaggiano dei dipendenti insoddisfatti dello stato delle cose, e che sanno sfruttare la loro insoddisfazione per escogitare qualcosa di nuovo». Christoph Anz dell’ufficio personale alla Bmw è d’accordo, anche se non è pensabile pensare a un reparto composto esclusivamente da Querdenker. Meglio non esagerare, però è consigliabile avere in squadra almeno uno o due capaci di pensare di traverso: sono loro che scoprono nuove prospettive. «Il Querdenker si oppone alle convenzioni e si diverte nel contraddire», ritiene Andreas Schönemann, della Pape consulting group. Ma confessa di ricevere di rado da una società la richiesta di trovare e assumere un pensatore originale, al contrario si cerca quasi sempre qualcuno in grado di integrarsi in un team già esistente. Schade, peccato.
I Querdenker in Germania sono rari, però fanno carriera. Noi, sempre seguendo i luoghi comuni, saremmo un popolo di 50 milioni di pensatori trasversali, ma la società non li gradisce: vige la regola del «si è fatto sempre così». Chi vuol rompere gli schemi, finisce per pagarla. Una legge non scritta che vale nel settore privato e in quello pubblico. Il tizio che propose una vetturetta originale fu respinto senza appello. Adesso la Smart viene prodotta dai tedeschi. In politica, i partiti hanno bisogno delle primarie finte per tener buona la base: i vecchi si chiudono sempre contro le giovani leve. Anche in Germania, ma i Querdenker prima o poi la spuntano. Il partito socialdemocratico perse sempre contro Helmut Kohl, finché arrivò Gerhard Schröder, convinto che, per vincere a sinistra, si dovesse mettere il timone verso destra. Penso di non andare al congresso di Monaco, perché temo di essere a mia volta un Querdenker, e noi pensatori di traverso non amiamo decidere a Ferragosto cosa fare in autunno.