Roberta Miraglia, Il Sole 24 Ore 21/8/2013, 21 agosto 2013
SCHÄUBLE: ATENE HA BISOGNO DI UN TERZO BAIL-OUT
«Ci dovrà essere un terzo pacchetto di aiuti per la Grecia». Wolfgang Schäuble, potente ministro delle Finanze di Angela Merkel, ha rotto il tabù elettorale. E fornito un insperato argomento all’opposizione socialdemocratica che fatica a intaccare la popolarità del cancelliere e a rimontare il distacco nei sondaggi.
Ieri pomeriggio, davanti a un centinaio di sostenitori della Cdu riuniti ad Ahrensburg, cittadina del Nord, Schäuble ha ammesso per la prima volta senza sfumature ciò che il suo cancelliere ha cercato disperatamente di tenere finora fuori dalla campagna che porterà al voto del 22 settembre. Ad attenuare la portata delle dichiarazioni non è servito che il ministro abbia aggiunto: «È stato già detto tempo fa e comunicato sia al pubblico che al Bundestag». Né che rassicurasse investitori e contribuenti tedeschi: non ci sarà un’altra ristrutturazione del debito greco. Non ha attenuato l’impatto la precisazione del suo ministero che l’Eurogruppo l’anno scorso ha raggiunto l’accordo per dare altro denaro ad Atene a fine programma.
Soltanto poche ore prima del comizio di Ahrensburg in un’intervista la Merkel aveva ripetuto il mantra scaccia-guai: «Nell’Eurozona abbiamo sempre detto che valuteremo di nuovo la situazione della Grecia alla fine del 2014 o all’inizio del 2015. È sensato attenersi a questa agenda».
La linea di Berlino ha puntato sul rinvio del problema: aspettiamo e vediamo che effetti sortisce l’attuale pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro che copre i bisogni finanziari del Paese fino a tutto l’anno prossimo. Perché parlare di nuovi esborsi a cinque settimane dal voto, del resto? «La Grecia è un argomento pericoloso, non è opportuno sollevarlo mentre si vive un periodo di calma» commentava il sondaggista Klaus-Peter Schöppner.
Ma a guastare la linea del cancelliere che punta a iscrivere il suo nome nella storia tedesca ottenendo il terzo mandato consecutivo sono stati in molti, a cominciare dal Fondo mentario internazionale, per passare alla banca centrale tedesca fino al ministro delle Finanze.
L’Fmi ha calcolato in quasi 11 miliardi il gap finanziario di Atene per il biennio 2014-2015 e ieri una fonte del ministero greco delle Finanze ammetteva a Reuters che il nuovo bail-out sarà assai inferiore ai precedenti (che ammontano a 240 miliardi). Il Fondo, inoltre, insiste sul fatto che i Paesi dell’area euro saranno costretti a cancellare un’altra fetta del debito greco, ipotesi vista con orrore da Berlino. Due settimane fa il settimanale Der Spiegel aveva rivelato una nota della Bundesbank che riteneva inevitabile un terzo pacchetto di aiuti.
Ma sono state le parole nette di Schäuble a dare il via a una valanga di reazioni. «È il momento per la signora Merkel di dire al popolo la verità» ha subito replicato lo sfidante alla cancelleria, Peer Steinbrück, che ha iniziato un tour elettorale al fianco dell’ex cancelliere Gerhard Schröder. «Ho sempre detto con chiarezza – ha aggiunto – che salvare l’Europa e tenere il continente insieme avrebbe avuto un costo anche per noi tedeschi». Duri i Verdi: «La tattica del Governo è sempre meno credibile». Atene, dunque, torna a scuotere i sogni elettorali del cancelliere mentre ieri la Bce comunicava che il suo membro tedesco Jörg Asmussen sarà ad Atene, oggi, per discutere dei progressi sulle riforme.