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 2013  luglio 19 Venerdì calendario

TIGRE «Coniai l’espressione “occhi di tigre” a fine anni Ottanta: agli azzurri spiegavo che anche le scimmie sono aggressive, ma isteriche, la tigre invece attacca solo se deve mangiare» (Julio Velasco)

TIGRE «Coniai l’espressione “occhi di tigre” a fine anni Ottanta: agli azzurri spiegavo che anche le scimmie sono aggressive, ma isteriche, la tigre invece attacca solo se deve mangiare» (Julio Velasco). STRESS «Durante quei nove mesi in cui rimasi fermo per il problema alla vista, mi dicevano che non avrei potuto più giocare. Ho sofferto molto ma con l’aiuto delle persone care ce l’ho fatta. E ancora oggi i medici si stupiscono di vedermi così attivo nonostante prenda 15 milligrammi al giorno di cortisone. Lo stress non aiuta ma non riuscirei a vivere fuori da questo mondo» (Rino Gattuso, neoallenatore del Palermo). MACCHINE «Il problema è che le cinesi iniziano talmente presto e lavorano talmente tanto che anche se si fermassero un po’ non si vedrebbe la differenza. Qualche altra avrà calato il ritmo, loro invece restano macchine» (Tania Cagnotto). COREANI «I coreani? Corrono come ciclisti cinesi» (Giovanni Trapattoni). EUROPA «In Europa non sono mai stato così bene. Vivo nel motorhome vicino a Misano. Se sto più di una settimana a casa non vedo l’ora di tornare» (il pilota della Ducati Nicky Hayden). GAMBE «Ora sto leggendo la biografia di Alex Zanardi. Mi piacerebbe incontrarlo, mi aiutate? Lui le gambe non le ha, ma può usare delle protesi: camminare, prendere in braccio suo figlio. Io ho le gambe ma non me ne faccio niente» (alessia Polita, pilota della categoria Stock 600, rimasta paralizzata dalla vita in giù dopo un incidente sulla pista si Misano un mese fa). IGNORANZA «Non so cosa sia la politica, o meglio, non lo sapevo prima del marzo scorso. Adesso ho voglia di imparare, di studiare, di capire perché l’ignoranza non è ammessa: sì, avevo visto immagini di Adolf Hitler, ma al mio gesto non deve essere attribuito alcun significato storico» (il centrocampista Georgos Katidis, neoacquisto del Novara, che il 16 marzo scorso festeggiò la rete della vittoria per il suo Aek Atene contro il Veria esibendosi un un saluto nazista). POLITICA «Il basket mi piace sempre più perché è rapido, è come vorrei fosse la politica, facile da seguire, entusiasmante, con capovolgimenti di fronte...» (Walter Veltroni). FALSE «La cosa bella dei periodi più difficili è vedere le persone false che si allontanano» (tweet del golfista Francesco Molinari).