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 2013  luglio 16 Martedì calendario

ORECCHIO

«Certo, avrei preferito correre adesso, eccome. Guadagnerei dieci volte di più senza troppi rischi. E soprattutto avrei ancora il mio orecchio» (Niki Lauda)

ETA’ «Non ci penso neanche a tornare in Europa. In Cina mi trovo bene e c’è grande entusiasmo, ogni volta allo stadio ci sono 50.000 persone. E poi ho una certa età, e per certe cose bisogna essere giovani» (Marcello Lippi).

DIVORZI «L’età non si può fermare e una società ha il diritto di imboccare altre strade. Ma con dei giocatori che hanno dato tanto deve esserci sincerità. Per potersi in futuro guardare negli occhi. Nel Milan, ultimamente, ci sono stati tanti divorzi ma ogni caso è diverso. Il mio è diverso da quello di Maldini, quello di Maldini è diverso da quello di Costacurta...» (Massimo Ambrosini).

ANSIA «Sono in una nuova fase della mia vita. Sono felice e ansioso. Ho esperienza e tranquillità giuste per affrontare nuove avventure» (Carlos Tevez).

DA SOLO «Ho imparato che sul lavoro mi devo comportare da professionista. Non dev’essere l’allenatore a venire da me per dirmi cosa è giusto e non giusto fare: devo capirlo da solo» (il giovane attaccante rossonero M’Baye Niang).

ANELLO «Ero 80 kg, ora sono 100. Sto percorrendo una strada che sta dando frutti pian piano, così come desideravo. Dall’esordio ho avuto tutte crescite: a Toronto, a New Orleans, ancora di più a Chicago nei mesi scorsi. Ora però spero che il prossimo anno possa arrivare l’anello. Per me, vincere il titolo Nba è l’unica cosa che conta» Marco Belinelli, che giocherà la prossima stagione Nba con i San Antonio Spurs).

RIDERE «Se qualche mese fa avessi paragonato un terzo posto a una delusione, mi sarei pisciato sotto dal ridere» (Valentino Rossi commentando il podio di domenica al Gp di Sachsenring).

FIDUCIA «Non ho una storia di sabotaggi da raccontare, né alcuna bugia da dire. Ho nulla da sostenere che possa far credere in un errore o che faccia ricadere la responsabilità sull’Usada. La verità è che mi sono fidato della persona sbagliata, ma non posso denunciare di chi si tratti» (il velocista statunitense Tyson Gay, risultato positivo ai test antidoping).

DOPING «Il doping è sempre esistito, ai miei tempi c’era chi lo faceva correttamente, se così si può dire, altri esageravano e poi a distanza di anni sono venute fuori le malattie» (Gianni Rivera).