Fulmini 13/7/2013, 13 luglio 2013
SOTTO TERRA
«Io parto dal presupposto che non si può prescindere dai valori forti: un allenatore oggi oltre che lavorare sulla tattica deve soffermarsi sulla motivazione, e quando la motivazione non c’è la si va a cercare anche sotto terra» (Walter Mazzarri).
PARROCCHIA «Le critiche ricevute a Toronto sono normali. Perché quando perdi per cinque anni di fila emerge la frustrazione. Ma sono contento della mia carriera. Giocavo a basket in parrocchia e sono diventato uno che ha segnato 20 punti di media nella Nba. Pochi europei ci sono riusciti» (Andrea Bargnani, passato ai New York Knicks).
PASSATO «Del passato non rinnego niente, anche perché ho alle spalle una carriera ricca di soddisfazioni. Forse una scelta che non rifarei è quella di andare a Dubai. Il posto è bello, ma l’atmosfera che si respira sui campi non è da calcio vero» (Luca Toni, ora al Verona neopromosso in Serie A).
RICORDI «Se penso alla mia carriera, ricordo con più piacere il fatto di aver vinto almeno un gran premio dal 1996 al 2013, a parte le due stagioni in Ducati. E poi il primo trionfo in 500 nel 2000 e questo nel 2013, uno dei più belli della mia vita, sicuramente il più desiderato» (Valentino Rossi).
PAGELLE/1 «Quando l’arbitro chiudeva la partita, per me iniziava comunque un’altra storia e il lunedì non correvo certo a controllare le pagelle» (Vincent Candela).
PAGELLE/2 «La Ferrari la vedo bene, le darei un 8, un buon punteggio, perché anche se non siamo i più veloci la nostra è una macchina molto completa. Per quanto riguarda me stesso non devo essere io a dare un voto, sicuramente sono cresciuto molto rispetto ai primi anni, ma c’è sempre margine per migliorare» (Fernando Alonso).
MANIE «All’inizio, pensavo a un duello Froome–Contador. Ma se il primo è il miglior Froome di sempre, Contador è l’ombra di se stesso. Gli altri? Valverde di solito cala nell’ultima settimana. Evans ha i suoi anni, in gruppo tanti corridori capaci di vincere un grande giro non ce ne sono. Il Tour non è ancora finito ma Sky non farà più l’errore commesso domenica sui Pirenei. Manie di grandezza, come capitò una volta al Tour 2005 a noi della Discovery» (Paolo Savoldelli).
MECCANICO «Tutto è meccanico. Un sistema di ruote e leve. Un attrezzo molto preciso e molto bello» (la bicicletta secondo Damiano Cunego).