Fulmini 5/7/2013, 5 luglio 2013
ATTIMO
«Il calcio vive nell’attimo, un giorno sei un fenomeno e poi arriva un altro e poi chissà. Ora il più bravo è lui, ma sono convinto che prima o poi cambieranno le gerarchie» (Kakà parlando di Messi).
DITTATORE «Non sono un dittatore, ma chiedo di essere interpellato sulla scelta del sostituto di Webber, così come vengo coinvolto nelle questioni che riguardano lo sviluppo della monoposto. Credo di poter avere una certa influenza sulle motivazioni del team. Tutti sanno che sono esigente e pretendo disciplina da tutti» (Sebastian Vettel).
CAMBIAMENTI «Il ciclismo è cambiato tantissimo rispetto a quando sono passato professionista. Le squadre anglosassoni dominano. Mettono in fila il gruppo, tirano a tutta, hanno il loro modo di gestire la corsa. Non lo dico come una cosa negativa, ma per far notare il cambiamento. Bisogna adeguarsi» (Damiano Cunego al Tour con la Lampre-Merida).
DESIDERIO «Arrivo con il feroce desiderio di dare un’impronta alla squadra. Gli allenamenti saranno a porte aperte, compatibilmente con la recettività delle strutture: non c’è nulla da nascondere, anzi è uno stimolo per le responsabilità della squadra» (Luca Bianchi, nuovo allenatore dell’Olimpia Milano).
LIMITI «Gli infortuni mi hanno condizionato tanto, troppo. Soprattutto l’operazione all’anca del 2011. C’è voluto un anno per superarla. Ora devo stare attento quando corro in curva: rischio crampi ai polpacci. E so cosa significhi essere ai limiti» (Tyson Gay).
SENTIMENTI «È vero, dopo la vittoria nei quarti contro Kubot ho pianto. Non è facile trattenere i sentimenti quando pensi ai sacrifici che hai fatto, a quello che hai passato. Oggi ho capito che a volte quello che sogni può diventare vero. La semifinale contro Murray? Andy è un grande giocatore, ma sono sicuro che sentirà un po’ di pressione» (Jerzy Janowicz, il primo semifinalista polacco nella storia di Wimbledon).
SOGNARE/1 «Non sono ancora consapevole dei miei limiti, sono una sognatrice. Ma se devo sognare preferisco farlo in grande...» (Federica Pellegrini).
SOGNARE/2 «Da piccolo sognavo la bici. Sulla bici sognavo di diventare corridore. Da corridore continuo a sognare: Giro, Tour, Mondiale... Ancora oggi continuo a sognare» (Vincenzo Nibali).