Fulmini 7/6/2013, 7 giugno 2013
TUTTO «Cristiano con me ha fatto tre stagioni fantastiche. Con lui ho avuto un solo problema: criticarlo dal punto di vista tattico, provare a migliorare ciò che di lui poteva essere migliorato
TUTTO «Cristiano con me ha fatto tre stagioni fantastiche. Con lui ho avuto un solo problema: criticarlo dal punto di vista tattico, provare a migliorare ciò che di lui poteva essere migliorato. Però non l’ha presa molto bene, magari perché pensa di sapere tutto e che quindi un allenatore non lo possa aiutare a crescere di più» (Mourinho parlando di Cristiano Ronaldo). SFIZIO «In questi giorni ho sentito molte cose imprecise e qualche cattiveria. Penso che ai veri sportivi dovrebbe far piacere se un campione torna in pista, anche se per sfizio. Ma forse c’è chi è ancora prevenuto verso di me. Lasciatemi divertire al Mugello. Poi dopo parlo io» (Max Biaggi, che ha iniziato i test sulla Ducati-Pramac MotoGP). REGALO «Immaginate un bambino che aspetta un regalo, proprio quel regalo, da molto tempo. E che è pronto a scartarlo. Io sto così. Sono sempre stato sicuro di poter ritornare in bici. A mia moglie Daniela lo dicevo già ventiquattr’ore dopo quel terribile incidente in allenamento a Denia, in Spagna» (Alessandro Ballan, tornato a correre dopo sei mesi d’inattività). VINCERE «Ho smesso di giocare quando ho capito che non avrei più potuto far vincere la mia squadra, e non potevo sopportarlo: vincere è l’unica cosa che conta» (Pavel Nedved). ERRORE «Il più grande errore che può fare un ex giocatore è insegnare ciò che ha imparato. Il calcio cambia. Quello di cinque anni fa è già vecchio» (Gian Piero Gasperini). MAESTRI «I maestri non insegnano tutto ai bambini, insistono solo sulla specializzazione di quei colpi che potrebbero essere determinanti nella carriera professionistica. Così il ragazzo a un certo punto non cresce più e scopre che gli manca qualcosa. Bravi di dritto e rovescio. Tirano in allenamento quello che noi tiravamo per fare un passante vincente in partita. Ma se devono ammorbidire una palla, cappottano» (il tennis di oggi secondo Adriano Panatta). GIOCO «Ho imparato a mettere il basket in prospettiva. Ci sono cose più importanti nella vita, in fondo resta solo un gioco» (LeBron James, che con i suoi Heat sfida gli Spurs nelle finali Nba iniziate stanotte). VIA «Mi piace l’idea di poter viaggiare anche da morto e l’idea di una tomba non mi piace. Già deciso: cremazione, ceneri al vento e via» (Fabio Capello).