Fulmini 6/6/2013, 6 giugno 2013
BRACCIO
«Il match è sempre stato molto lottato, come sapevo bene sin dalla vigilia. Visto l’anno scorso al Masters, è stato come vincere a braccio di ferro, sia mentalmente sia fisicamente» (Sara Errani, tennis che a Roland Garros ha battuto Agnieszka Radwanska).
STRAORDINARI «Un po’ mi somiglia, non ha colpi straordinari, non ha un fisico straordinario, ma sa fare tutto, con intelligenza» (Albert Costa, tennista spagnolo che ha vinto 12 tornei, tra cui il Roland Garros nel 2002).
SOLIDA «Sarà davvero un gran bel match, vedrete quant’è solida» (Svetlana Kuznetsova a proposito dalla semifinale di oggi che vede la Errani contro la Williams).
PALCOSCENICO «Per me il campo è un palcoscenico, mi piace recitare, far vedere al pubblico quello che provo con le espressioni del viso, con i movimenti. Ogni partita è uno spettacolo» (Serena Williams).
CRESTA «I capelli? Vado dal parrucchiere una volta a settimana. E ogni mattina ci dedico almeno dieci minuti» (Stephan El Shaarawy sulla sua cresta).
GIOVANI «A questi giovani e ai genitori che ce li affidano garantiremo che il percorso scolastico sarà simile, in tutto e per tutto, a quello che vivrebbero rimanendo in famiglia» (il presidente della Federazione italiana rugby Alfredo Gavazzi a proposito delle nuove Accademie federali U18 pronte a formare giovani).
MINORI «L’Italia deve favorire l’acquisto della cittadinanza per gli atleti minori stranieri che si sono distinti per alti meriti sportivi» (Josefa Idem, ministro della Pari opportunità e dello Sport).
RAGAZZINO «Da ragazzino ho fatto parte della folla che si assiepava sulle tribune del nostro autodromo. Un circuito che ha dato il suo contributo alla storia della Formula 1. Ricordo Gilles come un grande pilota, una grande personalità ed un uomo spinto da un passione incredibile. Riusciva sempre ad ispirare ed entusiasmare non solo i tifosi della Ferrari, ma tutti coloro che seguivano la Formula 1» (Stefano Domenicali, direttore della Gestione Sportiva della Ferrari).
BAMBINO «Ho realizzato tantissimi sogni che avevo da bambino, ma l’obiettivo è lavorare duro per i prossimi 4 anni dove voglio fare cose mai viste prima» (Usain Bolt).
ONORI «È un grande onore correre in una manifestazione dedicata a Pietro Mennea. Gli atleti quando sono grandi danno lustro al proprio Paese ed è bello che l’Italia lo onori in questo modo. Spero che quando mi ritirerò dalle corse i giamaicani possano onorarmi come state facendo voi con lui» (Usain Bolt che correrà questa sera al Golden Gala di Roma).