Fulmini 24/5/2013, 24 maggio 2013
ODIO «Il problema non è quanto investire nel mercato, ma avere un consistent team, in grado di combattere con i top-club
ODIO «Il problema non è quanto investire nel mercato, ma avere un consistent team, in grado di combattere con i top-club. Abbiamo valorizzato molti giovani, sbagliando probabilmente la scelta degli allenatori. Ma io odio perdere e non stare in Champions League, dove penso dovremmo essere e dove mi aspetto di entrare già dal prossimo anno» (James Pallotta, presidente della Roma). UMANITÅ «Il Papa è una persona umile. Mi ha trasmesso sicurezza e umanità» (Francesco Totti). FRANCESCO II «E comunque chiamatelo Francesco II!» (così un tifoso della Roma dopo l’elezione di Papa Francesco) POPE «Ma perché, c’è un giocatore di basket che si chiama Pope?» (Papa Francesco dopo aver ricevuto da Pallotta una maglia dei Celtic di cui il presidente della Roma è proprietario). PECCATO «Il potenziale difensivo è stato il peccato originale di questa squadra ed è quello che, come abbiamo visto, fa la differenza a questo livello. In stagione siamo migliorati, ma non siamo mai riusciti ad avere quella durezza e quel rendimento continuo che serve per vincere. Abbiamo subito 90 punti anche in gara-7. Questo è il punto, senza fare filosofia o troppe analisi» (Sergio Scariolo, allenatore dell’Olimpia Milano). MESSA «Quando ero piccola papà ci svegliava la domenica mattina con le canzoni di Battisti. Era il segnale che la messa ci aspettava, così mi è rimasto nel cuore» (Federica Pellegrini). FELICE «Federica mi ha detto che con Filippo è finita. Le auguro il meglio, perché le voglio bene e si merita di essere felice. Anch’io oggi ho una compagna [Guendalina Canessa, ndr] e sto bene così» (Luca Marin, ex fidanzato di Federica Pellegrini). SIGNORE/1 «Roberto Mancini? Un gran signore, molto discreto e alla mano: ogni tanto lo incontro in bicicletta, quasi irriconoscibile in caschetto e calzamaglia» (Valentina Vezzali, schermitrice). SIGNORE/2 «Il mio capitano è un signore. Un signore!!» (così Paolo Bettini quando era in squadra con Giovanni Visconti nell’ottobre del 2007). ITALIA «Giovanni, adesso che ti sei ritrovato, non perderti di nuovo. L’Italia ha bisogno anche di te» (così Paolo Bettini, ora c.t. azzurro a proposito del grande ritorno di Visconti).