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 2013  maggio 22 Mercoledì calendario

TECNOLOGIE

«Il vostro calcio e tutta l’Italia all’estero vengono percepiti in modo migliore di quello che appare qui. È ingiusto perciò che il campionato italiano o la Roma abbiano una brutta reputazione perché ci sono alcuni individui che si comportano male. Occorrono tecnologie avanzate per offrire maggiore sicurezza alle famiglie all’interno dello stadio. Quando abbiamo progettato il nostro, ci siamo accertati che i controlli della sicurezza avvenissero all’esterno. Le tecnologie come il riconoscimento facciale permetteranno di identificare i teppisti e di non farli entrare» (James Pallotta, presidente della Roma).

STADI/1 «Dobbiamo favorire l’accesso agli stadi. Renderli più confortevoli, con impianti di proprietà, e migliorare quelli fatiscenti. Contemporaneamente sarebbe giusto seguire il modello inglese di non trasmettere le partite in tv. Invoglia la gente d andare allo stadio. Vedere una partita da casa in uno stadio vuoto è desolante» (Urbano Cairo, presidente del Torino)

STADI/2 «Il nuovo stadio avrà 55-60 mila spettatori e sarà multifunzionale, con una parte da 15 mila posti operativa anche durante il resto della settimana. Non ci si andrà solo il sabato e la domenica. Sarà aperto al pubblico anche per assistere agli allenamenti della squadra. Ora a Trigoria ci sono sempre decine di persone assiepate fuori dai cancelli solo per vedere se esce un giocatore e aspettare un suo cenno di saluto...» (James Pallotta, presidente della Roma).

RENDITA «Non ci sono alibi, dobbiamo fare le riforme che la gente vuole o falliamo come classe dirigente. So che il divario con gli altri sport è enorme, ma non si può negare che il calcio ha perso qualche punto negli ultimi anni: non si può vivere di rendita per tutta la vita» (Giovanni Malagò, presidente del Coni).

SCROCCONE «Sa quanti biglietti omaggio in meno ci sono stati in questo 2013? Il settanta per cento. In meno. Faccio i complimenti alle Istituzioni. Tutti hanno compreso, ed hanno accettato lo stato dell’arte. Paradossalmente la crisi ci ha aiutato. Chiunque capisce che non è questo il momento storico per ottenere, o avere, privilegi. Avessimo tentato due anni fa ci avrebbero linciato. Penso che con questa cosa gli sponsor saranno più felici, ed anche i tifosi che pagano sapranno che la persona che gli è accanto non è uno scroccone» (Angelo Binaghi, presidente della Federtennis).