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 2013  maggio 15 Mercoledì calendario

ANNI/1

«Ritirarmi? Intendo rimanere nel calcio fino a quando avrò il piacere di giocare. Fino a 40, 45 anni, se possibile. Quanti ne ha Pirlo? È uno dei migliori con cui ho giocato: ha stile, intelligenza, sa gestire come pochi una partita a centrocampo e ha migliorato la capacità di segnare» (Ronaldinho, ora all’Atletico Mineiro).

ANNI/2 «Si dice che un corridore dà il meglio di sé attorno ai trent’anni. Bene, io ci sono vicino, anno dopo anno sono sempre cresciuto e quello che ho fatto finora mi fa ben sperare per un futuro ancora migliore» (Vincenzo Nibali).

APPASSIONATO «La prima sera che usciamo insieme scopro che tiene la bicicletta nel bagagliaio della macchina. Gli faccio: “Certo che sei proprio appassionato, eh?”. E Vincenzo, serafico, mi risponde: “Veramente con la bicicletta io ci lavoro”» (Rachele, la moglie di Nibali).

MAI «Ti dico una cosa: a me non capita mai di giocare male due tornei di seguito. Non ne ho giocati tanti quest’anno, magari qualcuno mi critica perché non mi vede spesso in giro: ma sono sempre qui per vincere, ve lo assicuro» (Roger Federer).

ISPIRAZIONE «Sento la responsabilità di essere fonte di ispirazione per i giovani che adesso hanno 8 o 9 anni e si stanno allenando su un campo, come facevo io da piccola. Grazie a donne come Billie Jean King siamo riusciti ad avere tornei meglio organizzati, montepremi più alti. È mio compito continuare su questa strada» (Maria Sharapova).

ANTIPATIE «Inutile nasconderlo, io e Sergio Garcia non ci piacciamo reciprocamente, ma non è un grosso problema. Non mi interessa con chi gioco, mi interessa vincere» (Tiger Woods).

CONCORSO «Tutti sanno che cosa sta succedendo, questa non è più una corsa automobilistica, ma un concorso a chi gestisce meglio le gomme. Per spingere al massimo dovremmo fermarci otto volte» (il proprietario della Red Bull Dieter Mateschitz).

FUTURO «Il cambio gomme va bene, di buono c’è che sono già passate due settimane. Tra infortuni e gare giocate male, ne sono successe di tutti i colori. È stata un’annata negativa, ma non dobbiamo cercare alibi e vogliamo ripartire dalle poche cose buone. Il nostro presente e futuro è Kovacic e dobbiamo cercare di prendere altri prospetti simili» (il capitano dell’Inter Xavier Zanetti, infortunatosi il 28 aprile a Palermo).