Fulmini 14/5/2013, 14 maggio 2013
STAFFE
«Sono un istintivo, dico quello che penso a costo di risultare antipatico, sono un giocherellone, adoro fare scherzi e divertirmi. Ma quando mi incavolo, perdo le staffe: se c’è da spaccare una racchetta la spacco, cioè, se c’è da prendere un warning lo prendo. Non mi sono mai fatto mancare niente» (Fabio Fognini)
SCONFITTA «Sono il numero uno del mondo, mi è costato una fatica pazzesca arrivare così in alto e ora vorrei non perdere mai. Purtroppo ogni tanto lo devo accettare, nel circuito c’è un sacco di gente forte, soprattutto gente che ha preso confidenza con i top ten, quindi la sconfitta può nascondersi ovunque. Mio nonno diceva che ti devi comunque godere la vita e devi stare sereno perché tanto viene sempre il momento in cui si soffre…» (Novak Djokovic).
OBIETTIVI «Gioco nell’ambiente giusto, con buoni compagni e un coach che crede in me. E una squadra che gioca per il titolo. Perché i soldi contano, ma contano anche gli obiettivi. E Chicago è di sicuro il posto dove sono stato meglio della Nba» (Marco Belinelli, 27 anni, al sesto anno in America, con i Chicago Bulls).
CONFRONTI «La Ferrari è davvero da titolo. Se si fa un confronto con la stagione scorsa, Alonso allora era più avanti, ma la sua posizione era illusoria perché la Ferrari non era all’altezza della Red Bull. Quest’anno Alonso è leggermente indietro sulla tabella di marcia solo perché è stato sfortunato» (Jean Alesi).
PERICOLO «Attenti a Kimi: è uno costante, pulito, non rischia mai e gestisce in modo impeccabile le gomme. È senz’altro un pericolo» (Fernando Alonso parlando del rivale della Lotus Raikkonen).
COLPI DI SCENA «Certo che sto seguendo il Giro! Mi piace troppo, è una corsa meravigliosa. Tanti colpi di scena, attacchi, cambiamenti di leader. E poi non posso recriminare per la mia esclusione. Non potevo fare nulla di più o di diverso. Nibali merita la maglia rosa. Non ha sbagliato nulla, ha fatto una grande crono-squadre, ha attaccato quando doveva e poi si è esaltato nella crono individuale di Saltara» (Ivan Basso).
MEGLIO «Il meglio del Giro deve ancora venire, e la tappa del Montasio che ci aspetta dopo il riposo è una delle più dure. Credo che Nibali continuerà a correre nel solito modo aggressivo, non immagino che difenda fino a Brescia un vantaggio esiguo» (Bradley Wiggins).