Fulmini 11/5/2013, 11 maggio 2013
FACCIA
«Ti spacco la faccia» (Robert Hunter a Mattia Gavazzi alla 7° tappa del Giro).
CASA «Sono molto arrabbiato perché non è la maniera giusta di fare le cose, se uno si comporta così la reazione è normale. Ci trovavamo circa ai 400 metri, ero alla ruota di Appollonio, appena siamo partiti Gavazzi mi ha spinto e spostato, togliendo le mani dal manubrio! Non è ciclismo, non si può fare, deve andare a casa!» (Robert Hunter spiega così la sua arrabbiatura).
NERVOSO «Hunter lo conosco bene, è un tipo molto nervoso. E gli ho anche detto che la prossima volta, se ha qualche problema, venga a parlarmene in modo appartato al bus, senza fare queste pagliacciate davanti a tutti che sono perfettamente inutili. E ingiustificate, anche, visto quanto è successo» (la replica di Mattia Giavazzi).
ELEGANTI «In campo non tollero le proteste, le simulazioni: mai un nostro giocatore è stato espulso per questi motivi. La sconfitta insegna, “il dolore come maestro” diceva Sant’Agostino. Dico ai giocatori di pensare alla vita: adesso c’è la crisi, ma progettiamo, ripartiamo, tra dieci anni sarà un mondo bellissimo. Prima delle partite parlo alla squadra e ho visto ragazzi con gli occhi lucidi. I miei modelli? Mi piace Montella, come Allegri e Guardiola: in panchina sono dei signori, molto eleganti. Non sopporto gli allenatori che allargano le braccia e protestano platealmente, o quelli che parlano con la mano davanti alla bocca» (Brunello Cucinelli, presidente del Castel Rigone che dall’anno prossimo giocherà in Lega Pro).
FELICE «Correre in casa ti motiva e ti spinge a dare il 10% in più, ma non ti emoziona. Quella c’era il primo anno, ora che hai provato a tutti di che cosa sei capace, vuoi solo divertirti e provare a inseguire quel risultato che sai che farà felice te, la squadra e tutta la gente» (Fernado Alonso).
PAURA «Monza? Pista bellissima, ma ci sono troppi punti che mettono paura. Alla Roggia arrivi a 250 km/h frenando forte con il guardrail a mezzo metro. Ma più inquietante è il Serraglio, che sembra un dritto, ma curva. Se vai fuori, addio. Se piove può succedere» (Marco Melandri, pilota Sbk).
GARANZIE «Per continuare la sfida ci devono dare garanzie, altrimenti niente. Il team è libero di scegliere se continuare o no ma con uno sport estremo servono garanzie» (Così Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, dopo l’incidente mortale di Simpson durante gli allenamenti di ieri nella baia di San Francisco).