Benedetto Saccà, Il Messaggero 21/8/2013; Marco Ansaldo, La Stampa 21/8/2013; Fabio Monti, Corriere della Sera 21/8/2013; Domenico Calcagno, Corriere della Sera 21/8/2013 ; Paola Del Vecchio, Il Messaggero 22/8/2013; Stefano Boldrini, La Gazzetta dello Sp, 21 agosto 2013
ARTICOLI SU BALE AL REAL MADRID
REAL, FOLLIA E STRAPOTERE -
Il Real Madrid ha voluto esagerare. E, l’altra notte, ha acquistato Gareth Bale dal Tottenham per una somma che sfiora i 110 milioni di euro complessivi. Novantatré milioni di sterline, 108,5 milioni di euro al cambio di ieri, per la precisione. Una follia, certo. Bale, un’ala gallese di 24 anni, è diventato così il calciatore più costoso della storia del pallone. Del resto nessun club aveva neppure mai osato avvicinare la vetta della tripla cifra per comprare un giocatore. Il presidente madridista Florentino Perez però non dormiva (o quasi) all’idea di concedere il palcoscenico del mercato al Barcellona, già capace di aggiudicarsi il funambolo Neymar per 57 milioni. No, i tifosi del Madrid non avrebbero certo sopportato un’onta simile. Florentino si è quindi del tutto svenato per tesserare Bale, riuscendo peraltro a costruire una cattedrale contrattuale pur di centrare l’obiettivo. Il Real verserà dunque oltre 93 milioni in contanti al Tottenham cui «offrirà» anche il terzino Coentrão, memoria di Mourinho, valutato 15 milioni. D’altronde le difficoltà incontrate sono state un’infinità, e la trattativa tra gli inglesi e gli spagnoli ha conosciuto diversi momenti di stallo. Il denaro, si sa, ha però il potere di smuovere le montagne. E la negoziazione è uscita presto dalle secche, trascinata da un mare di soldi. La notte scorsa, poi, i dirigenti hanno siglato l’intesa definitiva.
BRINDISI E CRITICHE
Ancelotti avrà brindato, ovvio, mentre Perez avrà di sicuro cominciato a sudare freddo, pensando soprattutto all’impegno economico che il Real si è assunto. D’altra parte Bale guadagnerà 10 milioni netti l’anno per sei stagioni, ma il Madrid dovrà sborsarne 21 lordi, considerando che la maggiore aliquota fiscale spagnola ha raggiunto la quota del 52%. I rubinetti delle casse del club, giusto per avere un riferimento, dovranno dunque lasciar cadere i 108,5 milioni dell’acquisizione e i 126 lordi totali dell’ingaggio, elargendo così opportunamente 234,5 milioni nell’arco di sei anni. Un’enormità. La critica si è di riflesso accesa in Spagna: il Paese vive una crisi finanziaria intollerabile, e il Real, la squadra della capitale, del re, brucia disinteressato 100 milioni. I siti internet fremono. E il pensiero dell’ex capitano madridista Raul è affiorato sulla superficie della polemica. «Bale è meraviglioso, d’accordo, ma il suo prezzo è troppo alto», ha riconosciuto senza mezzi termini. Il Real è comunque abituato a spendere oceani di soldi, lo ha trasformato in un tratto del proprio profilo. Cristiano Ronaldo – fino a ieri l’acquisto più caro di sempre – e Zidane, ad esempio, furono prelevati per 93,3 e 76,2 milioni nello scorso decennio.
FOTO DA BAMBINO
Bale è accreditato di mirabilie, è vero, ma adesso dovrà dimostrare tutta la propria qualità, dimostrata in questi anni negli Spurs. «Voglio il Real, sogno di andar lì», ha confidato qualche tempo fa. Jonathan Barnett, il procuratore di Gareth, e Florentino Perez si erano preventivamente accordati a giugno durante una riunione andata in scena a Madrid: Barnett, si racconta, aveva perfino mostrato una fotografia di Bale bimbo vestito con la maglia del Real ai vertici spagnoli. Una questione di destino. Al contrario Villas Boas ha tentato di opporsi al trasferimento fino all’ultimo, anche se infine ha dovuto chinare il capo, e domenica non ha neppure impiegato il gallese contro il Crystal Palace. Il presidente dei londinesi Levy, per converso, ha regalato Paulinho, Soldado e Willian al tecnico portoghese, ormai rassegnato a perdere il gioiello. Gareth esordirà, forse, già lunedì contro il Granada. Quanto ad Ancelotti, Carlo guiderà una squadra di campioni, impreziosita da Ronaldo e da Bale fra gli altri. L’ala gallese potrà così finalmente spiccare il volo.
Benedetto Saccà
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BALE, UN’ESTATE DA RECORD IN FACCIA ALLA CRISI -
Il caso di Gareth Bale oscura il resto del mercato che pone il calcio fuori dalla realtà: c’è una crisi che deprime l’Europa e il club di un Paese tra i più devastati, la Spagna, spende 108 milioni di euro (93 milioni di sterline) per il gallese del Tottenham. Poco importa che dalle casse madridiste usciranno «soltanto» 90 milioni di euro e la differenza sarà coperta dalla cessione del terzino Fabio Coentrao, un po’ come fece Moggi quando comprò Buffon dal Parma per 100 miliardi di lire ma ci infilò la cessione di Bachini per 30, che avrebbero dovuto intervenire i carabinieri di fronte alla rapina: quella di Bale sarà comunque la valutazione più alta della storia.
L’affare, non si sa per chi, sta finalmente per concludersi dopo lunga incubazione. Oltre che dal colore dei soldi, quelli del Tottenham sono stati convinti dall’atteggiamento del giocatore che ha interrotto le comunicazioni con l’allenatore Villas Boas e ieri ha trascorso la giornata entrando e uscendo dall’ufficio di Franco Baldini, l’ex dirigente della Roma che ha ritrovato una scrivania a Londra. Ormai era impossibile trattenerlo. La miscela di denaro e sfinimento è stata decisiva e manca soltanto l’annuncio ufficiale delle due società. Dovrebbe arrivare oggi. Bale volerà a Madrid per presentarsi ad Ancelotti nelle stesse ore in cui il Tottenham partirà per Tbilisi dove giocherà l’Europa League: il gallese comunque non sarebbe andato in Georgia, fermato da un paio di acciacchi più diplomatici e meno gravi dei molti che hanno costellato la sua fresca carriera rendendolo un fuoriclasse a rischio. Ritroverà subito la salute e il buonumore.
Il Real Madrid ha battuto dunque i record che già deteneva con gli acquisti di Cristiano Ronaldo e di Zidane, cui si può aggiungere l’ipervalutazione che diede a Kakà. Quando c’è da spendere oltre i limiti del buon senso (o del buon gusto) negli uffici al Bernabeu non si tirano indietro, con la voglia di stupire. Sarebbe serio che l’inchiesta dell’Unione europea mettesse fine allo scandalo di un club che gode di agevolazioni fiscali incredibili perché la legge spagnola lo considera (come il Barcellona) senza fine di lucro. È un cazzotto al principio della concorrenza leale.
Intanto ci si chiede se Bale valga tutti quei soldi. Il talento è impressionante quanto le sue doti fisiche, a 24 anni deve ancora dare il meglio ma quanto ha fatto vedere è già molto: è velocissimo, tecnico, con il fiuto del gol e tra i giocatori più universali che esistano perchè può coprire almeno 4 ruoli tra attacco e centrocampo. Ronaldo e Zidane però erano certezze, Bale non può valere più di loro: il suo acquisto a 108 milioni rende meno provocatoria la richiesta di 560 milioni che il Barcellona ha avanzato ai possibili acquirenti di Messi.
Dietro a questa vicenda tuttavia se ne celano altre meno eclatanti ma ugualmente amorali. I 63 milioni spesi per Cavani dal Psg e i 40 che il Napoli ha quindi girato al Real per Higuain, i 60 di Falcao al Monaco e i 57 di Neymar al Barcellona (che lo tiene in panchina) sono le altre punte di un iceberg apparentemente folle che ha risparmiato soltanto l’Italia, per necessità più che per scelta. Le valutazioni sono schizzate e non solo per i top players. Lo stesso Tottenham spenderà una trentina di milioni più di quanto ha incassato da Bale: ha valutato 30 milioni l’attaccante del Valencia Soldado, ieri ha preso per 35 il brasiliano Willian (ex Shakhtar e Anzhi) e potrebbe metterne sul tavolo altrettanti per il romanista Lamela. Un giro di denaro che arricchisce soprattutto una categoria: i procuratori.
Marco Ansaldo
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BALE, L’UOMO DEI RECORD -
Si aspetta soltanto l’annuncio ufficiale. Gareth Bale, 24 anni, gallese di Cardiff, è pronto a lasciare il Tottenham per passare al Real Madrid, a conclusione di una storia, che va avanti da metà maggio. I due club hanno convenuto che è arrivato il momento di chiudere la trattativa, per il trasferimento di quello che sarà l’acquisto più caro della storia del calcio mondiale. La valutazione fatta da Florentino Perez per il centrocampista gallese è di 109 milioni di euro. A questa cifra, che sarebbe superiore ai 200 miliardi, se esistesse ancora la lira, vanno scalati i 17 milioni di euro che rappresenta la valutazione data dal Real per la cessione al Tottenham di Fábio Alexandre da Silva Coentrão, 25 anni, esterno sinistro portoghese, nato a Vila do Conde, che ha giocato nel Madrid nelle ultime due stagioni. L’aveva voluto a tutti i costi Mourinho, che però l’ha utilizzato poco. I conti sono presto fatti: il Real dovrà versare al club londinese più di 92 milioni di euro. Prima di Bale, il trasferimento record era quello di Cristiano Ronaldo, passato dal Manchester United al Real per 94 milioni nel 2008 e al Real spetta anche il terzo trasferimento più costoso, con l’acquisto di Zidane dalla Juve per 75 milioni di euro teorici, perché nel 2001 c’era ancora la lira (150 miliardi di lire).
Presi i due centrocampisti Isco dal Maiorca (25 milioni di euro), 21 anni, campione europeo con l’Under 21 spagnola a giugno (domenica contro il Siviglia gol e assist per il 2-1) e Asier Illarramendi, 23 anni (30 milioni di euro alla Real Sociedad), Florentino Perez ha voluto concentrarsi sull’acquisto del campione gallese, che Villas Boas nel Tottenham ha trasformato da terzino che spinge in uno dei più moderni centrocampisti del mondo, capace di sfruttare la sua forza esplosiva per diventare anche goleador: 26 reti nell’ultima stagione. Esterno o centrocampista, di Bale (m 1,84 di altezza per 76 chili di peso) impressiona la capacità di lanciarsi in progressione con la forza fisica e la velocità di un grande trequarti ala del rugby, uno dei tre sport praticati da giovane (insieme con hockey e atletica), a parte il calcio. Chi ha conosciuto anche troppo bene Bale è l’Inter, che ha preso quattro gol in tre partite: tre il 20 ottobre 2010 (a San Siro) e uno il 7 marzo 2013 (a White Hart Lane). A Milano, nel primo dei tre gol, era stato capace di correre 59 metri in 6”67/100, un tempo da sprinter vero. La controindicazione, proprio per il tipo di gioco di Bale, è legata agli infortuni, anche se con il lavoro di Villas Boas e del suo staff la situazione è migliorata. Ed è rimasta inalterata quella che resta la migliore caratteristica di Bale la capacità di compiere azioni ad altissima intensità, recuperando lo sforzo in pochissimi secondi.
L’acquisto di Bale non solo ripropone la vecchia strategia di Perez (Zidanes y pavones, per dire di un fuoriclasse da inserire ogni anno), ma chiarisce in maniera definitiva qual è il vero obiettivo del Real nella stagione: vincere la Champions League, che sarebbe la decima per il Madrid, privilegiare la coppa rispetto alla Liga. Il Tottenham ha adottato una strategia diversa: sfruttare i soldi della cessione di Bale, che peraltro non voleva restare a Londra (pochissimi allenamenti e un ostentato silenzio stampa), per rifare la squadra. Ed è per questo che ora gli Spurs diventano assoluti protagonisti del mercato che si chiude il 2 settembre.
Fabio Monti
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SE È UNO SCANDALO NON È IL PRIMO -
Uno scandalo spendere 109 milioni di euro per un calciatore? Sicuro. Uno scandalo come tanti altri: come i 94 spesi per Cristiano Ronaldo, come gli stipendi a doppia cifra (sempre di milioni di euro, ovvio) che i migliori calciatori (ma anche tanti manager, molti dei quali fanno pochi gol e molti autogol) intascano. Tutto è uno scandalo, niente è uno scandalo. Perché alla fine i prezzi (e gli stipendi) li fa il mercato. Gareth Bale è un giocatore mai visto, un centrocampista che nella passata stagione, con il Tottenham, ha segnato 26 gol. Se il Real, un club privato, decide di pagarlo 109 milioni avrà fatto i suoi conti. Così va il mondo, non solo quello del pallone. Poi possiamo serenamente scandalizzarci, dire che pagare Bale 109 milioni è una follia. Saremo tutti d’accordo. Eccetto i tifosi del Real.
Domenico Calcagno
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BALE, LA SPAGNA SI INTERROGA -
A suscitare indignazione è l’ultimo “fichaje” annunciato, il più caro della storia del calcio, quello di Gareth Bale, per il quale il Real Madrid sarebbe sul punto di sganciare al Tottenham 109 milioni cash. Il tormentone estivo, che sconcerta perfino l’ex icona madridista Raul -«Bale è troppo caro, è sopravvalutato», sbotta di ritorno a Madrid per il Trofeo Bernabeu - si consuma in un clima rovente di polemiche. Nella Spagna sferzata dalla recessione, reduce dal salvataggio bancario e con un tasso record del 26% di disoccupati, l’affanno di Florentino Perez per dare in pasto all’arena blanca il salatissimo trofeo scozzese è bollato come «uno spreco scandaloso». Soprattutto se affiancato a quello di Cristiano Ronaldo, già offerto a suo tempo dal club merengue con Kakà come ”pegno“, in garanzia del credito milionario ricevuto da Bankia. Proprio nei giorni in cui il consorzio nato dalla fusione di 7 istituti casse di risparmio regionali, dichiarava un “buco” da 20 miliardi, ripianato con la metà dei 40 miliardi pagati dai cittadini europei per il risanamento delle banche iberiche. 76,5 milioni per l’acquisto di CR9 furono quelli ottenuti dal patron dei blancos nel 2009 dall’allora Caja Madrid.
I SOCIAL RIBOLLONO
Social network, blog di quotidiani sportivi e stampa generalista, ribollono: «E poi gli spagnoli piangono miseria!», scrive René Bastiá dall’Università di Stanford. I tedeschi, di gran lunga i più inferociti: «E che gliene importa a Perez? Tanto poi il conto lo paga l’Europa, leggi Berlino, come ha fatto finora con quello delle banche», annota caustico Andreas Muller sul blog della Faz. I sindacati come l’Ugt denunciano che Florentino Perez ha gravi problemi di finanziamento. La sua impresa di costruzioni, Acs, non riesce ad avere più credito dal Banco Santander che ha pignorato le entrate degli abbonamenti 2013-14. Ha sorpreso che la Acs pagasse dividendi anche quando i risultati del 2012 segnalavano perdite per 2,515 miliardi di euro. Ma non è solo la sua azienda a navigare in cattive acque.
COMMISSARIATE
Il debito del calcio spagnolo è di 4,1 miliardi di euro, al netto degli incassi, con una ventina di squadre di prima e seconda divisione in amministrazione controllata o commissariate. Secondo uno studio di KPHG per la UEFA, nella stagione 2010-2011 i debiti del calcio spagnolo ammontavano a 1,202 miliardi per Real Madrid e Barcellona: 660milioni per il club blanco, 548 per quello blaugrana, ma che si salvano grazie a fatturati in aumento e le entrate dei diritti tv. Col solo fisco spagnolo, il debito totale dei club iberici è di 670 milioni di euro, che dovranno essere ammortizzati entro il 2020. Obbligate a fare cassa, per far fronte a 120 milioni di interessi annui, per il secondo anno consecutivo le rivali di Liga di Madrid e Barca hanno dovuto svendere 33 calciatori di elite agli altri campionati europei. Ai quali si uniscono oltre 300 calciatori delle altre divisioni e giovanili, emigrati nei 5 continenti per sopravvivere all’insolvenza dei propri club. Ma lo scoppio della bolla calcistica è solo l’ultimo atto della fine della “burbuja” speculativa immobiliare andata in fumo e che ha sgonfiato negli ultimi 5 anni il “miracolo” spagnolo. Emblematico il caso del Valencia, che accumula debiti per 275 milioni. Anche in questo caso, il principale creditore è Bankia, che ha ricevuto dal Valencia 73 milioni in interessi negli ultimi 5 anni. Causa debiti, il club ha dovuto cedere calciatori come Albiol, Silva, Mata, Villa, Isco, per drenare 123 milioni, a parte i 30 ricevuti per Soldado.
Paola Del Vecchio
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UN BIMBO PRODIGIO ESPLOSO CON I TRE GOL ALL’INTER -
Vedere Gareth Bale dal vivo a cinque metri di distanza è il privilegio dei giornalisti che hanno seguito negli ultimi anni le partite del Tottenham al White Hart Lane. Il gallese muove l’aria: quando libera la falcata e galoppa da un’area all’altra, è uno spettacolo della natura. Il piede - il sinistro -, la collocazione - la fascia - e la corsa da sprinter mancato – si narra che a 14 anni corresse i 100 i 11’’4 – sono le qualità che esaltano il suo mito. Se anche Zinedine Zidane arriva a dire «dopo Cristiano Ronaldo e Messi, è il giocatore che mi attira di più» significa che siamo di fronte ad un progetto di fenomeno, al quale manca solo il timbro di un club famoso in tutto il mondo per diventare un fuoriclasse completo: in questo caso il matrimonio con il Real Madrid è perfetto. Un matrimonio d’amore – Bale ha sempre indicato in Real e Barcellona gli obiettivi del futuro -, ma anche di interesse. Florentino Perez aggiunge un Galactico alla sua collezione personale, mentre Bale si aggiudica uno stipendio da favola, un sogno per il figlio di un bidello e di una dipendente pubblica.
La storia Bale nasce a Cardiff, la capitale del Galles. Già all’età di 9 anni è notato dagli osservatori del Southampton. A scuola, pratica calcio, rugby, atletica e hockey. Eccelle nella corsa, ma è il calcio ad attrarre la sua attenzione. Il professore di educazione sportiva, Gwyn Morris, gli impone regole speciali: gli proibisce di usare il piede sinistro e deve limitarsi ad un solo tocco. Bale si ritrova in un’accademia satellite del Southampton a Bath e nel 2005, ormai sedicenne, è arruolato in pianta stabile dal Southampton, che lo fa debuttare in Championship il 17 aprile 2006 contro il Millwall: Gareth ha 16 anni e 275 giorni. Un anno dopo, il 25 maggio 2007, la cessione al Tottenham, per quello che si rivelerà l’affare del secolo. Bale viene pagato 5 milioni di sterline dagli Spurs: sarà rivenduto al Real Madrid ad un cifra venti volte superiore.
L’esplosione Bale parte benissimo. Il 1O settembre arriva il primo gol contro il Fulham. Segna 3 reti in 4 gare, ma il 2 dicembre 2007 ecco il primo infortunio serio: lesione del legamento del ginocchio destro in uno scontro con il centrocampista Fabrice Muamba, il giocatore che sarà colpito da infarto sul campo del Tottenham nel febbraio 2012. Bale si svela al mondo il 20 ottobre 2010, a Milano: firma una tripletta straordinaria all’Inter. È il giorno che gli ha cambiato la vita. Le attenzioni dei club costringono il Tottenham a prolungargli il contratto fino al 2015. Nella primavera del 2011 parla del futuro: «Mi piacerebbe giocare all’estero, Real Madrid o Barcellona». Bale diventa l’icona del Tottenham e anche il giocatore più maltrattato dagli avversari, specialità in cui eccelle Adam, centrocampista scozzese. Con Villas Boas completa la maturazione tecnica, giocando spesso da centrale della linea di trequarti. La stagione 2012-13 è l’apoteosi: 26 gol con il Tottenham, 5 con la nazionale gallese, totale 31. A quel punto, manca solo l’ultimo salto. Il Real Madrid.
STEFANO BOLDRINI
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COSTA QUANTO UN VAN GOGH -
Premessa: il valore dei soldi lo fa il portafogli che li tira fuori. Ergo, se uno ha 109 milioni da spendere, lo fa come meglio crede. Però il cartellino col prezzo lo trovi un po’ dappertutto, quindi una lista di cosa si può fare con quei soldi lì invece di prendere il mancino più letale del mondo è fattibile. Restando nel mondo del calcio, per esempio, uno si può comprare tutta la Real Sociedad (è il valore dell’intera rosa), tutto il campionato uruguaiano (104 milioni e spicci, per transfermarkt), più o meno un paio di Hulk, tre Dzeko o quattro Jovetic. Oppure 90.833.333 Mabwati, il ragazzino col turbo che domenica ha messo sotto per mezz’ora buona la fascia destra del Real Madrid: il Betis l’ha preso dal Numancia al costo simbolico di un euro e venti.
Lusso Ma se avete 109 milioni e vi piace l’arte, potreste piazzarvi in soggiorno il ritratto del dottor Gachet di Van Gogh: tanto scucì, a costo del denaro rivalutato, il magnate giapponese Saito nel 1990. Oppure la figurina di Honus Wagner, l’olandese volante del baseball: vale circa 1,5 milioni, ne potete comprare 72 ma il guaio è che ne sono state stampate appena 57. Volete un cellulare civettuolo? C’è l’iPhone Black Diamond, cover in oro e diamanti, viene via a 15. Vi piace spassarvela? Vi potete permettere a scelta: 77 bottiglie di champagne Gout de Diamant, 146 settimane nella migliore suite dell’Emirates Palace di Abu Dhabi (pacchetto all inclusive, è nel Guinness dei primati), 116mila cene vino escluso da Guy Savoy a Parigi, oltre 9 milioni di pizzaebirra a Napoli, 3.027.777 tazze di caffé Kopi Luwak ricavato dalle feci dello zibetto, o 2.180.000 prestazioni con una professionista nel quartiere a luci rosse di Amsterdam. Potete pagare 2.8 milioni di multe per divieto di sosta, fumare 436 milioni di Marlboro rosse o scolarvi 54,5 milioni di chupiti con lo sconto per universitari del mercoledì. Un mezzo veloce? Un caccia F35, 34 batmobili (quella dei telefilm anni 60, battuta all’asta a 3 milioni e passa) o 345 Lamborghini Aventador, quella di Ronaldo. Investimenti immobiliari: 516 posti auto nel quartiere Bay Back a Boston, o oltre 45mila pozzi d’acqua in Africa. Investimenti mobiliari: oltre 2,7 milioni di librerie Billy all’Ikea. Sul portale di Save the Children , invece, si apprende che con 15 euro si comprano 100 vaccini per il morbillo nei paesi a basso reddito: ecco, si potrebbero aiutare 727 milioni di bambi
GIULIO DI FEO