Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  agosto 15 Giovedì calendario

Umberto Rotundo, 28 anni, residente a Soverato, provincia di Catanzaro. Condannato a due anni per spaccio di droga dal tribunale di Aosta, era ai domiciliari in Calabria

Umberto Rotundo, 28 anni, residente a Soverato, provincia di Catanzaro. Condannato a due anni per spaccio di droga dal tribunale di Aosta, era ai domiciliari in Calabria. Il 10 agosto, con l’intento di raggiungere la fidanzata ad Aosta, con pochi soldi nel portafoglio e qualche pacchetto di sigarette, si allontanò da casa. Comprò un biglietto per la stazione di Roma Termini, dove seguì il consiglio di uno sbandato che, in cambio di qualche sigaretta, gli cedette la sua bicicletta gialla per proseguire il viaggio. Da Roma pedalò per tre giorni e tre notti, lungo strade poco trafficate, dormendo solo un paio di ore in tutto e fermandosi giusto per comprare acqua, latte e biscotti. Giunto ormai a Ivrea, fu notato da una negoziante che lo trovò strano e, insospettita, chiamò i carabinieri. Appena lo presero accennò un sorriso: «Mi sono fatto più di 700 chilometri in bicicletta e mi avete beccato a un passo dall’arrivo».