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 2013  agosto 21 Mercoledì calendario

SPORTEGOLANDO 20130821


GIOVANI «Con i giovani bisogna avere pazienza e saperli aspettare. Un esempio per tutti: quand’ero alla Sampdoria, Maggio ci mise tutto il girone d’andata per capire i movimenti che doveva fare. Poi, nel ritorno, esplose e non si fermò più» (Walter Mazzarri).

PROBLEMA «Il problema dei giovani non sono i vecchi, ma gli stranieri che arrivano, tanti e spesso non così forti. Poi al giovane italiano non si concede neppure un errore e lo si boccia, non così allo straniero, strapagato» (Luca Toni, quest’anno al Verona).

PULITO «Casey Stoner faceva certe cose in modo “pulito”. Marquez è più sporco, ma visto che ci riesce a suo modo è “pulito” anche lui. E poi ha una capacità incredibile di ripartire dopo una caduta, come se non fosse mai successo. Di solito, quando arriva un nuovo pilota molto forte, ha una fiammata iniziale, poi si ferma, quindi dopo continua a crescere ma in modo più ponderato. Invece Marquez continua a crescere e non si vede quando si fermerà…» (Andrea Dovizioso).

RITORNI «Da quando è rientrato, Nadal gioca più aggressivo, vuole subito entrare nel campo e poi ha trovato nuove soluzioni, adesso è più vario. Al momento è di gran lunga il più forte giocatore sul circuito. Basta guardare i risultati» (Novak Djokovic).

PARTENZE «A Roma una parte dei tifosi mi ha trattato malissimo e non capisco davvero i motivi. A Roma troppa gente si fa condizionare dalle radio e da alcuni piccoli giornali. Mi avevano preso di mira. Ho dato tutto alla maglia della Roma e sono stato ricambiato nel modo peggiore. Ogni cosa era colpa mia» (Daniel Pablo Osvaldo, alla conferenza stampa di presentazione col Southampton).

CORI «Ogni tanto allo stadio partono di quei cori… Ma quando torno a casa, sono io a godermi l’originale». (Riccardo Montolivo parlando della fidanzata, la modella Cristina De Pin).

GHETTO «Sono nato a Malmoe in un quartiere che tutti chiamavano ”il ghetto”. Già questo dovrebbe rendere l’idea. Se hai talento, bene. A volte, però, non basta. Se invece lotti e sgomiti e alzi la voce, a volte può bastare» (Zlatan Ibrahimovic).

FINE «Senza lo sport e i miei primi allenatori avrei fatto una brutta fine» (il francese Teddy Tamgho, oro nel salto triplo a Mosca, cresciuto ad Aulnay-sous-Bois, banlieue a nordest di Parigi).