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 2013  agosto 20 Martedì calendario

UNA STAGIONE DI EPIDEMIA COSTA ALMENO SEI MILIARDI

Febbre alta, dolori muscolari, tosse, stanchezza. L’influenza stagionale dura, nella media, cinque o sei giorni. Il picco almeno tre giorni. Quelli che, generalmente, si passano a casa, lontano dal lavoro. L’inverno scorso gli epidemiologici hanno calcolato un costo diretto da parte del sistema sanitario nazionale che oscilla da 30 a 240 euro per ogni persona non ricoverata. Se, invece, l’influenza (soprattutto tra gli anziani)ha delle complicazioni e c’è l’ospedalizzazione la cifra, sempre per persona, può salire fino a seimila euro.
A queste cifre vanno aggiunti i cosiddetti costi indiretti (assenze dal posto di lavoro, assistenza ai bambini e agli anziani)che vengono quantificati in circa sei miliardi per l’intero periodo dell’epidemia.

LE COMPLICANZE
«Circa il 15% dei casi si complica - spiega Claudio Cricelli Presidente della Società italiana di medicina generale - . Si verifica un decorso della malattia vera e propria più lungo del previsto. Vanno aggiunti due o tre giorni oltre quattro o cinque previsti. Per i più piccoli e per i grandi anziani l’evento a rischio è la polmonite. Nei bambini preoccupano le otiti acute mentre negli adulti sinusiti e bronchiti. Normalmente una parte dei costi sanitari è destinata ai farmaci sintomatici, quelli per abbassare la febbre. Ma, quando ci sono complicanze dobbiamo calcolare maggiori uscite con gli antibiotici, le analisi, gli eventuali esami per immagini, le visite specialistiche e, nei casi gravi, anche il ricovero. Un solo giorno in ospedale può costare anche più di 600 euro».

GLI IMPIEGATI
I dati Istat-Ministero della Salute riferiti all’ultima epidemia, quelli dal 17 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013, sono rappresentativi dell’intera stagione influenzale: il costo per le imprese è stato di circa 136milioni di euro. Pari a quasi un milione e trecentomila giorni per malattia. Considerando gli impiegati influenzati, sempre in quel periodo, Roma ha avuto un costo di 10,9milioni di euro e quasi 95mila giorni di malattia e Milano 9milioni per 80mila giornate perse. A seguire Bergamo, Bologna, Firenze, Varese, Verona che superano tutti i due milioni di euro di costi.
Alcuni studi sulla valutazione economica dell’estensione del vaccino antinfluenzale alla fascia 50-64 anni (uno con questa tesi è uscito su “Quaderni di farmacoeconomia” nel marzo del 2009) avanzano l’ipotesi di far sostenere l’onere economico ai datori di lavoro. «Lasciando alla loro discrezione - si legge - valutarne singolarmente la convenienza economica nel proprio specifico ambito aziendale, in funzione della criticità del mancato lavoro riconducibile all’influenza».