Marco Belpoliti, La Stampa 19/8/2013, 19 agosto 2013
IL RITORNO DELLA TENDA
Sarà perché si sono viste nelle proteste in tutto il mondo, dove erano tra le protagoniste, o sarà per via della crisi economica di questo ultimo anno, ma le tende sono tornate di moda. Sui tram, in autobus, in metropolitana, nei treni, nei mesi precedenti l’arrivo dell’estate si ascoltavano persone scambiarsi informazioni di campeggi in Corsica, Grecia, Croazia, ma anche nelle località montane, un tempo raggiunte solo dai camperisti. Nei supermercati delle attrezzature sportive le tende sono andate a ruba. Il campeggio nella forma organizzata è un fenomeno decisamente novecentesco; ci viene, come altri aspetti del tempo libero, dalla Gran Bretagna. Secondo la voce Wikipedia il primo campeggio italiano con servizi, a pagamento e con sorveglianza, sarebbe nato nel 1949 a Torino, in località Parco Leopardi. La sua diffusione è figlia senza dubbio della motorizzazione, prima su due ruote e poi su quattro; anche la coppia campeggio-autostop procede da lì. La tenda come abitazione provvisoria, dimora nomade, si è però molto trasformata nel corso dell’ultimo decennio; la stessa attrezzatura di contorno (tavolini, sedie, sdraio, materassi, stuoie) è stata oggetto di progettazioni da parte di designer. Così oggi la tenda non somiglia più alle vecchie «canadesi» degli Anni Sessanta e Settanta, con copertura a due spioventi. Dopo l’eclisse degli Ottanta e dei Novanta, una nuova generazione di prodotti, raffinati, tecnologici, leggeri, è salita alla ribalta, così che campeggiare non è solo per i giovani o i giovanissimi squattrinati, e in cerca di soluzioni low cost. Come le scarpe o i sacchi a pelo, la tenda è diventato un capo tecnico evoluto, e perciò anche desiderabile. Un’azienda inglese che produce tende, la Fieldcandy, ha fatto progettare a una serie di designer e illustratori internazionali, tra cui due italiani, il look delle sue tende tipo «canadese». Su una è disegnata una mucca, su un’altra circuiti elettronici; ci sono tende-libro e tende che mostrano in falsa trasparenza una coppia che si bacia; tendecocomero e tende-formaggio con topo, tende-bandiera americana e inglese, e altre ancora. In tutto 28 tende, tutte diverse, allegre e divertenti: non passerete certo inosservati. Peccato che il costo medio di queste canadesi si aggiri intorno ai 400-600 euro, un lusso rispetto alle offerte più economiche di tende a igloo – oggi il tipo più diffuso – offerte intorno a 100-200 euro, altrettanto belle, seppur non così appariscenti, o di moda. In tempi di ristrettezze e di risparmi il look può attendere.