17 agosto 2013
Delitto Maria Grazia Giummo, 38 anni. Origini siciliane, nel 2006 s’era separata dal compagno che la riempiva di botte e aveva perso i due figli, dati in affidamento
Delitto Maria Grazia Giummo, 38 anni. Origini siciliane, nel 2006 s’era separata dal compagno che la riempiva di botte e aveva perso i due figli, dati in affidamento. Poi s’era rifatta una vita con un Umberto Pantini di anni 35, autista che aveva perso patente e lavoro per il vizio dell’alcol e della droga, e con lui viveva, da un anno e mezzo, in una villetta a Borgo San Dalmazzo (Cuneo). Pure questo Pantini, da ubriaco, la picchiava. Lei, che beveva quanto lui, rispondeva con le botte alle botte ma di solito aveva la peggio, tanto che spesso andava a fare la spesa con la faccia tumefatta e a chi le chiedeva cosa le fosse capitato rispondeva «sono inciampata», oppure «sono caduta nella doccia». L’altra notte i due, dopo aver bevuto parecchio, presero a litigare furiosamente scambiandosi calci e pugni, poi, afferrate le bottiglie vuote che stavano sparse per tutta casa, cominciarono a colpirsi a vicenda pure con quelle finché il Pantini non ne prese una e la spaccò sulla testa della compagna. Lei s’accasciò a terra in una pozza di sangue, lui di botto torno in sè, la prese in braccio, la caricò in auto, ma arrivò in ospedale che era già morta. Notte di venerdì 16 agosto in una villetta a Beguda a Borgo, frazione di Borgo San Dalmazzo, provincia di Cuneo. (Matteo Borgetto, Sta)