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 2013  agosto 12 Lunedì calendario

La mattina del 12 agosto 1944 tre reparti della sedicesima divisione granatieri corazzati SS Reichsführer, comandata dall’efferato generale Max Simon, circondarono il paese di Sant’Anna (Lucca) con lo scopo preciso di fare strage di civili

La mattina del 12 agosto 1944 tre reparti della sedicesima divisione granatieri corazzati SS Reichsführer, comandata dall’efferato generale Max Simon, circondarono il paese di Sant’Anna (Lucca) con lo scopo preciso di fare strage di civili. Soldati e ufficiali crudeli come Anton Galler, principale responsabile dell’eccidio di Sant’Anna, seguivano le direttive della guerra ai civili ordinata da Albert Kesselring. I 560 innocenti, tra cui donne e bambini, giustiziati dai nazisti, cui fecero da apripista alcuni collaboratori italiani, non morirono per una rappresaglia: i partigiani non avevano condotto alcuna azione, ma solo per la politica di terrore così congeniale a reggimenti in cui era confluita la feccia nazista, i guardiani dei campi di sterminio e le truppe di prima linea sul fronte russo, tra cui il maggiore Walter Reder, responsabile di Marzabotto.