VARIE 10(8(2013, 10 agosto 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - SBARCO DI MIGRANTI CON SEI MORTI SULLA SPIAGGIA DI CATANIA
REPUBBLICA.IT
CATANIA - Uno sbarco di circa 120 migranti, forse siriani, ma la nazionalità è ancora da accertare, è avvenuto all’alba a Catania. Sei di loro sono morti. I corpi sono sulla battigia della spiaggia del lungomare Playa, nei pressi del ’lido Verde’, uno dei tanti stabilimenti balneari che si trovano sul lungomare Kennedy. Sul posto Guardia costiera, polizia e carabinieri, per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e prestare soccorso. Sull’imbarcazione hanno viaggiato anche minorenni e alcune donne.
VAI ALLE FOTO VAI AL VIDEO
I sei migranti sono annegati durante il tentativo di raggiungere la riva per fuggire. Il peschereccio con cui erano arrivati si è arenato a 15 metri dalla costa. I profughi, che non sapevano nuotare sono affogati in un canale profondo alcuni metri che c’è prima della battigia.
I morti sono tutti molto giovani sotto in 30 anni. Tra loro anche un minorenne di un’età tra i 13 e i 15 anni. I corpi sono stati trasferiti nella camera mortuaria dell’ospedale "Garibaldi" di Catania.
A dare l’allarme è stato il titolare del "Lido Verde" che ha visto una moltitudine di persone correre dalla spiaggia verso la strada. L’uomo ha avvertito subito le forze
dell’ordine che hanno poi rivenuto i cadaveri nei pressi della battigia.
"E’ stata una scena apocalittica e di grande terrore - dice uno dei bagnanti che si trovava sulla spiaggia - Alcuni migranti sono fuggiti subito dopo lo sbarco mentre i corpi di quei poveretti che sono morti sono allineati sulla battigia".
Nella zona è intervenuta anche una squadra di sommozzatori che ha controllato il peschereccio e i fondali per verificare la presenza di altri eventuali cadaveri rimasti in fondo al mare.
Sempre stamattina un altro barcone con una quarantina di migranti è stato soccorso al largo di Siracusa. Tra loro ventidue minori, un disabile e una persona con diverse fratture.
Solo pochi giorni fa l’Italia aveva accolto 106 migranti che Malta aveva respinto, mentre il giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle (Belgio), nella quale morirono 262 minatori (tra cui 136 italiani), il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha richiamato tutti a una maggiore attenzione sull’integrazione degli immigrati.
Ma mentre si consuma l’ennesimo dramma dell’immigrazione a pochi metri di distanza si assiste allo sbarco di 12.500 turisti arrivati nella città etnea a bordo di tre navi da crociera. Le auto delle forze dell’ordine che entrano ed escono, assieme a ambulanze e soccorritori per i 120 migranti sbarcati all’alba alla Playa si alternano ai bus carichi di visitatori alla ricerca delle bellezze di Catania, dell’Etna e della vicina Taormina.
(10 agosto 2013)
GLI SBARCXHI DELLIMMOIGRTATI SULLE COSTE ACCADE ORMAI CICLICAMENTE UN RECETNISSIMO DOSSIER DELL’ASSOCIAZIONE IMMIGRAZIONE TESTIMONIA CHE IN LIOBIA MIGLIAIA DI IMM PRONTI A PARTIRE. RELAZIONE SEMESTRALE SERVIZI AL PARLAMENTO AVEVA ANNUNCIATO LA PROBABILITà DI RIPRESA DI FLUSSI DI IMMIGRATI. RIVEDERE ACCORDI BILATERALI CON PAESI DI PROVENIENZA E òAGGIORI E CANALI DI ACCESSO DEGLI IMMIGRATI NEL NOSTRO PAESE, IL VICEMIN ALL’INTERNO BUBBICO HA ANNUNCIATO L’INTENZIONE DI RIVEDERE BOSSI FINI IDEM LYENGE
CAPITANERIA DI PORTO. NON SIOCURO ALCUNI CONVINTI PORTO PALO. FORSE NUOVA ROTTA PRIMO SBARCO SIGNIFICATIVO A CATANIA. PIù FACILE RECARSI ALTROVE (AEROPORTO). VENGONO DA PAESI CHE NON POSSONO ESSERE RESPINTI SIRIA EGITTO QUALCHE ERITREO E SOMALO. DOMANDE SEMPLICI NESSUNO HA ORIENTAMENTO. BISOGNO DI RIPOSARE, VIAGGI LUNGHI SEI-OTTO GIORNI IMMIGRATI CHE HANNO FATTO UN PRIMO VIAGGIO. BIANCHERIA VESTITI. TROVATI I PASTI, PENSIAMO ALLOGGI, ESTATE RICCA DI GENTE IN CERCA DI SPERANZA. FORSE AUMENTATI, SETTE,BRE DATO DEFINITIVO
TITOLARE LIDO VERDE. ALLE 4 E MEZZA SVEGLIATI DA URLA. USCITI PERSONE CHE CORREVANO VERSO LA STRADA. HO CHIAMATO LA POLIZIA. NON C’È STATA COMUNICAZIONE CON PERSONE, QUESTI FUGGIVANO, I CORPI RECUPERATI DA POLIZIA DOPO. STABILIMENTO NON APERTO. NON È MAI ACCADUTO PRIMA
PENSAVANO DI ESSERE ARRIVATI A 15 M. SECCA. CADAVERI PER UN PO’ SU BATTIGIA. SU BARCA CENTINAIO DONNE BAMBINI IN VIAGGIO DA UNA SETTIMANA. UNA VENTINA IN SPIAGGIA. VISITATI E SFAMATI.
FEDERICA MOLE’ SU POZZALLO NUOVA META
POZZALLO - E’ la nuova frontiera dell’immigrazione, la nuova Lampedusa. Pozzallo, comune marinaro di 20.000 abitanti, in provincia di Ragusa, è una polveriera per i continui sbarchi di migranti che si sono succeduti nelle ultime settimane. L’ultimo sbarco di 113 immigrati avvenuto ieri è la conferma di un’emergenza che diventa sempre più difficile gestire e sul piano sanitario e dell’ordine pubblico per i pochi mezzi, umani e finanziari, a disposizione. Pozzallo è diventato il nuovo approdo dei viaggi della speranza dei tanti disperati che partono dall’Africa alla ricerca di una nuova sopravvivenza civile e sociale.
Le cifre sono la cartina di tornasole di un’emergenza che, giorno dopo giorno, sta assumendo i contorni di uno scenario già visto e conosciuto in passato a Lampedusa. "Negli ultimi tre mesi - afferma Andrea Tassara, comandante della locale capitaneria - a Pozzallo sono stati 20 gli sbarchi di migranti richiedenti asilo politico provenienti prevalentemente dalla Somalia, dall’Eritrea, dall’Egitto e dalla Libia". Durante l’anno 2013, la Capitaneria di Pozzallo ha registrato l’approdo di 2.348 migranti, di cui 1.144 solo nel mese di luglio, appena trascorso. Il comune marinaro non è stato risparmiato nemmeno nei primi dieci giorni di agosto. Altri due sbarchi consistenti: uno di 90 migranti avvenuto il 5 agosto e l’ultimo di venerdì scorso di ben 113 immigrati. Cifre sbalorditive se si pensa che il centro di prima accoglienza ha a disposizione solo 180 posti e per
il momento offre ospitalità a 358 cittadini extracomunitari. Addirittura per l’ultimo sbarco di fine luglio, il sindaco di Pozzallo è stato costretto a requisire una scuola media per dare ospitalità alla valanga di migranti che arrivano ciclicamente in questo lembo sud-orientale della Sicilia, nuova rotta preferita anche dal governo italiano per non assediare Lampedusa, per una questione logistica e finanziaria.
I migranti vengono indirizzati a Pozzallo o a Porto Palo perché più facili da raggiungere invece di organizzare voli di stato che avrebbero un costo maggiore. "Paghiamo sulla nostra pelle - dice Luigi Ammatuna, sindaco da un anno di Pozzallo - anche questa scelta. Non si vuole riempire Lampedusa di migranti come è accaduto lo scorso anno anche per salvare la loro stagione estiva, ma anche per evitare costosi trasferimenti organizzando voli di stato. Lo Stato deve porre attenzione anche alle nostro problematiche, non solo a quelle di Lampedusa".
Ma i problemi per Pozzallo non finiscono qui. Ci sono emergenze di carattere sanitario e di ordine pubblico. Come è accaduto a fine luglio per il caso del ragazzo somalo quattordicenne colpito dalla meningite che ha messo in allarme medici e poliziotti costretti ad una profilassi di prevenzione. Da non sottovalutare neanche l’ordine pubblico con i cittadini sempre più arrabbiati e pronti a denunciare atti di inciviltà di alcuni migranti.
"La maggior parte di loro - argomenta il comandante Tassara - arriva in Italia avanzando richiesta di asilo politico, non sono quindi costretti a stare tutto il giorno all’interno del centro di prima accoglienza, ma hanno il permesso di girare per il centro e questo crea un problema di convivn- con la popolazione locale". C’è qualcuno che ha atteggiamenti sopra le righe: qualche giorno fa un gruppo di migranti ha fatto le docce in spiaggia del tutto nudi ed altri hanno spaccato delle bottiglie di birra sul muro di un bar in pieno centro cittadino, minacciando il proprietario. "La città vuole essere solidale ma anche mantenere il proprio ruolo - tuona Ammatuna - che è quello di essere luogo di prima accoglienza, non di emergenza. Ma per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, guai ad essere lasciati soli. Non possiamo farcela, sennò".
CORRIERE.IT
Hanno attraversato il Mediterraneo. Per morire a pochi metri dalla riva di Catania. Sono 98 i migranti stipati su un vecchio e piccolo motopeschereccio giunti all’alba in vista della costa siciliana. In quel momento il sollievo, forse l’euforia dopo giorni di sofferenza, deve aver pervaso l’imbarcazione affollata di uomini, donne e 17 bambini, provenienti da Siria ed Egitto.
IMMIGRATI AFFOGATI - La barca si arena a circa 15 metri dalla costa. I primi immigrati si tuffano in mare nella convinzione di poter raggiungere la spiaggia a piedi. Quel tratto di costa è però infido, una depressione nel fondale spalanca l’abisso sotto i loro piedi. Prima di toccare la riva, sei giovani, tutti sotto i 30 anni, uno minorenne, vengono risucchiati dalle onde, vanno giù e non sanno o non possono tornare a galla. I loro corpi sono stati ripescati e distesi sulla spiaggia del lungomare Playa, in prossimità di un lido solitamente affollato di bagnanti che resterà chiuso due giorni in segno di solidarietà. Un bambino di appena tre anni è stato ricoverato in ospedale per una ipotermia, così come una donna incinta. Qualcuno è riuscito a dileguarsi, tutti gli altri sono stati avviati ai centri di identificazione.
È proprio il titolare dello stabilimento balneare, il lido Verde, a dare l’allarme. Intorno alle 8 di mattina ha visto decine di persone correre dalla spiaggia verso la strada, ed ha subito chiamato i carabinieri. Via via che venivano ripescate, le salme sono state adagiate sulla battigia, a poche decine di metri dagli ombrelloni che cominciavano ad affollare la spiaggia. Sono arrivate le vedette della guardia costiera, i sommozzatori dei vigili del fuoco alla ricerca di eventuali altre vittime del mare. Il porto di Catania si è trasformato in un centro d’assistenza. Auto delle forze dell’ordine, ambulanze, mezzi di soccorso in entrata e in uscita, in un movimento frenetico di sirene e luci roteanti. I turisti hanno assistito spaesati allo spettacolo dell’emergenza. Proprio oggi a Catania, come sempre in pieno agosto, sono approdate tre navi da crociera. Lo sbarco tragico di 120 extracomunitari si è così confuso con l’arrivo curioso ed entusiasta di 12.500 croceristi.