Massimo Gaggi, Corriere della Sera 10/8/2013, 10 agosto 2013
DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK — Quella di un’avvenente miliardaria — una bionda di quasi cinquant’anni — che intreccia una love story con un professionista nero molto più giovane di lei è una storia che avrebbe incuriosito qualunque cronista californiano in cerca di succosi gossip. Se poi lei è Laurene Powell Jobs, vedova di Steve ed erede (coi figli) di quote consistenti della Apple e della Disney (un patrimonio stimato oltre 10 miliardi di dollari) e lui è l’ex sindaco di Washington Adrian Fenty, puoi immaginare un assedio della stampa mondana attorno alla villa di Laurene a Palo Alto.
Ma lei è una donna riservatissima, invisibile anche quando tutti i riflettori erano puntati sul marito. E la Silicon Valley non è Hollywood. Così lo scoop della relazione segreta l’ha fatto il Washington Post, presentando la frequentazione tra la signora Powell Jobs e Adrian Fenty (che nel gennaio scorso si è separato dalla moglie) non come un amore a prima vista, ma come una stretta amicizia cresciuta intorno al comune interesse per l’istruzione: la qualità dell’insegnamento scolastico e, soprattutto, l’impegno per migliorare la scuola nelle realtà sociali più povere e degradate.
Laurene, che in passato ha lavorato per due banche d’affari (Merril Lynch e Goldman Sachs) prima di scoprire la sua passione per l’istruzione e di avviare le sue iniziative filantropiche, oggi è impegnata in varie società che puntano a democratizzare l’istruzione diffondendo l’insegnamento online, da Achieva a Udacity. Ma, soprattutto, la Powell Jobs è la fondatrice e la presidentessa di College Track, una non profit che aiuta famiglie povere e comunità emarginate nei loro percorsi scolastici. E qualche tempo fa nel consiglio d’amministrazione di College Track è entrato anche Fenty.
Che di scuole si intende e parecchio: l’istruzione è la cosa che, più di ogni altra, ha segnato la sua carriera politica, folgorante quanto breve. Eletto sindaco di Washington a 37 anni con un voto plebiscitario (89 per cento dei voti dopo aver vinto le primarie democratiche in tutti i 142 distretti della capitale), Fenty sembrava una nuova stella del firmamento politico americano sulla scia di Barack Obama. Pelle scura come lui e come lui campione dell’America post-razziale: padre nero mentre la madre, Janette Bianchi, è figlia di immigrati italiani arrivati da un paese del Lazio. Giovane (ora ha 42 anni), bello, con una first lady municipale (Michelle come quella della Casa Bianca) professionista di successo (ora gestisce un progetto della Banca Interamericana di Sviluppo a Trinidad e Tobago), i Fenty erano diventati una delle coppie glamour di Washington, una replica degli Obama in formato comunale.
Fenty nei suoi tre anni in municipio ha rivoluzionato il sistema scolastico senza troppi riguardi per i sindacati. A chi proponeva compromessi e consigliava prudenza rispondeva che la città ha problemi gravi che non si risolvono con le mezze misure. E usava senza paura gli slogan di Margaret Thatcher: «Se cerchi per forza il consenso non hai capacità di leadership».
È andato per la sua strada, ha licenziato centinaia di insegnati inadeguati e alla fine i risultati (forte miglioramento del profitto degli alunni) gli hanno dato ragione. Ma ha pagato caro il pugno di ferro. E anche la recessione che, a Washington, ha impoverito soprattutto i neri: alle primarie del 2010 è stato seccamente sconfitto dall’attuale sindaco Vincent Gray.
Da allora Adrian ha chiuso con la politica ed è diventato un consulente nel campo dell’istruzione, un professore universitario part-time e un conferenziere. Ha lavorato molto per Rosetta Stone (software multilingue) mentre ora il suo incarico principale è nella Silicon Valley, come consulente della società di venture capital Adreessen-Horowitz.
Adrian e Laurene si sono conosciuti nel 2011 a Houston, ad una conferenza scolastica. Fenty è entrato nel board di College Track nel febbraio 2012, poco dopo la scomparsa di Steve Jobs (ottobre 2011). E proprio alle riunioni della società ha conosciuto Andreessen (il fondatore di Netscape), la cui moglie è grande amica di Laurene. Che è celebre per la determinazione con la quale protegge la sua privacy. Ma stavolta sarà dura.
Massimo Gaggi