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 2013  agosto 09 Venerdì calendario

PERICOLO ANIMALI SULLE STRADE


L’altra sera, dopo una cena al ristorante, ho incontrato una volpe che se ne andava a passeggio per il mio quartiere in pieno centro. Ma vicino c’è il parco del castello di Charlottenburg. Là soggiornano scoiattoli e pivieri. Tempo fa, la mia auto si rifiutava di partire. Batteria scarica? No, una martora aveva rosicchiato i cavi. Di solito avviene in campagna, e nessuno mi ha saputo spiegare perché le marder, le martore, trovino prelibati i cavi sporchi delle auto.
La periferia di Berlino è invasa dai cinghiali, che devastano i giardini. Pericoloso avvicinare le femmine con i cuccioli, avverte la polizia. Ed è proibito ricorrere alla legittima difesa: non sparate, chiamate le guardie forestali. Si moltiplicano anche i procioni, gli orsetti lavatori.
Quando c’era Hitler, per rappresaglia gli allevatori di visoni americani rifiutarono di vendere le pellicce alle dame del Terzo Reich. I nazisti decisero di allevare i procioni. Durante la guerra, una bomba liberò 27 esemplari da una gabbia: oggi sono diventati decine di migliaia; saranno piccoli e graziosi, ma sempre orsi, e non hanno avversari che riescano a contrastarli. Hanno scoperto i vantaggi della città, e a Berlino vanno ad abitare nelle soffitte e nelle cantine. Coinquilini non sempre gradevoli. Da non dimenticare il ritrovato rispetto per la natura: sempre meno sono i cacciatori, guardati con riprovazione crescente, e la fauna aumenta. Anche cervi e caprioli.
Il risultato è che sempre più spesso si incontrano animali selvaggi sulle strade e sulle autostrade, nonostante le barriere che dovrebbero bloccare o limitare la circolazione. Investire un cervo che ha la stazza di un cavallo, mentre si va a 140 su una Autobahn, è un pericolo mortale. Si finisce fuoristrada nel tentativo automatico di evitare lo scontro, oppure si mette sotto l’animale, con conseguenze non sempre solo per la carrozzeria. L’anno scorso le vittime umane a causa di questi incontri imprevisti sono state una ventina, gli animali uccisi oltre 200 mila. E nella sola Assia i caprioli uccisi sono stati oltre 17 mila; mancano dati precisi per cervi o cinghiali. Questi ultimi rappresentano l’insidia maggiore.
Il pericolo aumenta nella stagione degli amori, perché gli animali vagano da una foresta all’altra alla ricerca dell’anima gemella. E in estate, a causa dell’ora legale. Gli animali la ignorano, incontrano più auto nelle ore notturne e rimangono abbagliati. Che fare in caso di investimento? Si dovrebbe soccorrere la vittima, ma sull’autostrada si corre un grave rischio. Si può finire travolti da chi sopraggiunge. Ma non si può proseguire facendo finta di niente: si può essere accusati di fuga dal luogo dell’incidente e si può perdere la patente per un anno. Meglio fermarsi nella prima piazzola, chiamare la polizia e attendere.
Cartelli triangolari con la scritta «Wildwechsel», passaggio di animali selvaggi, avvertono quando si sta per giungere su un tratto non protetto, ma pochi rallentano. Ora vengono costruiti ponti sulle autostrade riservati esclusivamente a cinghiali, cervi e caprioli, per consentire loro di raggiungere la zona desiderata senza intralciare il traffico. Ma sono ancora molto rari. Una spesa eccessiva per le finanze dei comuni, e non resta che essere prudenti, sperando di non incontrare Bambi e i suoi genitori.