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 2013  agosto 07 Mercoledì calendario

POSSIBILITÀ DI CREARE DENARO: UN DONO DA MANEGGIARE CON CURA

Certo l’incremento del Pil è anche conseguenza di manovre "spericolate" come quelle messe in atto dalla Fed: 72 miliardi di dollari al mese stampati freschi freschi! La seguo sempre con attenzione. Mi aveva già recentemente gratificato di una risposta sulle pagine del giornale.
E. V.

Caro E.V., a beneficio dei lettori preciso che la sua lapidaria missiva si riferisce a un mio articolo del primo di agosto, dove riferivo delle stime del Pil americano (per il secondo trimestre del 2013) e dicevo che l’America, a differenza dell’Europa, sembra esser riuscita a incamminarsi lungo quello stretto crinale dove un miglioramento dei conti pubblici si accompagna a un miglioramento dei conti privati. La sua obiezione è che «l’incremento del Pil è anche conseguenza di manovre "spericolate" come quelle messe in atto dalla Fed: 72 miliardi di dollari al mese stampati freschi freschi!». Comprendo la sua obiezione. C’è qualcosa che ci disturba nel profondo su questa faccenda dello stampar soldi. Non dico che sia la stessa cosa del falsario che fa lavorare il torchio in qualche clandestina cantina, ma nondimeno lascia qualche graffiatura nel nostro sentire di quel che è giusto e quel che è sbagliato. Sembra troppo facile. Abbiamo un problema con l’economia che non cresce? Stampiamo soldi! Da piccoli ci hanno insegnato che l’ozio è il padre dei vizi, e cosa c’è di più ozioso che premere un tasto sulla tastiera del computer (oggi non è più necessario sprecare tempo ed energia per far girare il torchio!) e creare soldi da nulla? Una creazione che sembra usurpare le prerogative del Creatore: la manna dal cielo può solo essere elargita da Qualcun Altro! Eppure... Eppure la possibilità di creare danaro è reale ed è un dono, se non della Provvidenza, dell’ingegnosità umana che ha creato la moneta fiduciaria. Certo, è un dono da maneggiare con cura. Agli albori della moneta fiduciaria, questa fu mal gestita. Come disse il Duca di Saint Simon nella Francia del Settecento, una banca che emetta moneta cartacea può essere tentata di farlo al di là delle sue riserve in metallo prezioso; e questa "tentazione" è tanto più probabile in una monarchia assoluta come quella francese, dove la creazione di moneta era soggetta alle «necessità di guerre mal condotte, alla rapacità di ministri, favorite o amanti, alla prodigalità di un sovrano…». Ma oggi le cose stanno diversamente, e, se riusciamo a scrollarci di dosso le nostre istintive severità dobbiamo riconoscere che ci sono circostanze in cui l’iniezione di liquidità può aiutare l’economia a scrollarsi di dosso il torpore. L’obiezione classica - creare moneta crea inflazione - si è rivelata fallace: se la moneta non gira perché famiglie e imprese non spendono, l’inflazione - come è successo in America - rimane dormiente; e se dovesse rialzare la testa le Banche centrali, che hanno il potere di creare, hanno anche il potere di distruggere: cioè di drenare la moneta creata in precedenza.