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 2013  agosto 07 Mercoledì calendario

Hollande litiga con la geografia, la ministra con l’ortografia– Sette errori di ortografia e punteggiatura in meno di 140 caratteri

Hollande litiga con la geografia, la ministra con l’ortografia– Sette errori di ortografia e punteggiatura in meno di 140 caratteri. Twitter non porta fortuna alla ministra francese della Cultura. Aurélie Filipetti era animata da buone intenzioni quando lunedì ha scritto un messaggio di solidarietà al giornalista, Frédéric Haziza, da giorni al centro di attacchi dell’estrema destra. Peccato che il messaggio pubblicato sul suo profilo ufficiale, @aurelifil, fosse pieno di strafalcioni. Mancava un apostrofo, un trattino, una maiuscola, diversi accenti e una parola era scritta proprio sbagliata: “relans”, anziché “relents”. Persino il nome del cronista non era scritto correttamente. Un condensato di errori in una sola, unica frase. Per chi dovrebbe tutelare la cultura nazionale, nel dicastero voluto da André Malraux, non è un bel record. Filipetti, che è anche scrittrice e ha pubblicato un libro sulla storia della sua famiglia di immigrati italiani in Lorena, si è difesa sostenendo che il tweet era affidato ai suoi assistenti. Il messaggio è stato rettificato, ma aveva già fatto il giro del web, provocando ironie e sberleffi. Con un altro cinguettio, la ministra ha tentato di sdrammatizzare. «Grazie a tutti gli innamorati della lingua francese che vigilano sui miei collaboratori ». E si è inventata pure un hashtag per l’occasione, (nelaissezpasvostweetspd-tlesvacances) non lasciate i vostri tweet durante le vacanze, diventato poi tormentone del social network. Gli errori di ortografia sono in Francia un incubo per piccoli e grandi, ma anche una passione tanto che ci sono concorsi di dettati molto popolari. Il problema è che la gaffe di Filipetti arriva dopo una serie di svarioni di François Hollande. Il Presidente litiga spesso con la geografia. A giugno, durante una visita in Giappone, ha dato un caloroso saluto al popolo “cinese”. Una gaffe aggravata dalla secolare rivalità tra i due paesi. Non contento, qualche settimana dopo, commentando gli scontri in Egitto, ha parlato della “difficile situazione in Tunisia”. Hollande ha insomma la fastidiosa tendenza a confondere paesi vicini sul mappamondo. A fine luglio, si è invece sbagliato nel citare la ’Macédonie’, la repubblica dei Balcani che in francese si chiama ’Macédoine’. Il leader socialista era in Slovenia, invitato al vertice dei paesi Baltici. Il video è stato clicatissimo su Youtube con annessi commenti sarcastici. Quest’anno il Presidente prenderà solo una settimana di vacanza, e a questo punto il suggerimento è approfittare per fare un breve ripasso. Stesso consiglio per Filipetti, giovane e rampante ministra, già al centro di critiche perché non ha saputo difendere il suo dicastero dai tagli dell’austerity. La serie di strafalcioni è stata subito colta al balzo dai giornali di destra, sottolineata in un articolo del Figaro. Sono forse peccati veniali, rispetto a errori ben più sostanziali. Ma la velocità della Rete non perdona e tutti impugnano la matitina rossa, anche se nessuno può davvero dare lezioni. Nicolas Sarkozy non era certo un purista della lingua. Ma per la gauche che si erge a difesa dell’eccezione culturale è un brutto colpo d’immagine. Governo rimandato a settembre.