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 2013  agosto 06 Martedì calendario

SOLARPARK DA 300 CAMPI CALCIO

A casa mia, l’energia elettrica che alimenta il computer su cui sto scrivendo proviene ancora da una centrale atomica. Per questo la mia bolletta, e quella del riscaldamento, sono più economiche di quella di mia madre a Roma, anche se qui d’inverno la temperatura arriva a meno 20.

Ma presto non sarà più così.

Dopo la tragedia di Fukushima, Frau Angela ha ammesso: «Ho sbagliato, e cambio idea. Se perfino i giapponesi, che sono così efficienti, non riescono a controllare i loro impianti atomici, è meglio chiudere tutto». E ha decretato la fine delle centrali atomiche a cui aveva, appena pochi mesi prima, prolungato la vita. Sono decisioni come questa che la fanno amare dai connazionali, perfino da quelli che mai voterebbero per il suo partito.

Gli impianti saranno chiusi tra anni, ma le società hanno cominciato subito ad aumentare le loro tariffe. Tra i miei amici tedeschi, sempre attenti ai cent, si è scatenata la corsa al fornitore più economico, cambiando i contratti. Io ho fatto un rapido calcolo e mi sono sperduto tra le percentuali. Comunque, fino a ieri, pagavo circa 70 euro a bimestre per un appartamento di 155 metri quadrati; da domani sborserò circa un euro in più al mese. E non ho cambiato nulla.

Forse, un domani, i prezzi torneranno a scendere. Da venerdì è entrato in funzione un nuovo parco solare vicino a Berlino, che quando produrrà energia a pieno ritmo potrebbe alimentare 36 mila abitazioni della capitale. Per me italiano, la notizia più sorprendente è che l’abbiano costruito in soli quattro mesi. Si trova dalle parti di Templin, nell’Uckermark, a 80 chilometri dalla metropoli, il paese dove Frau Merkel visse da bambina, nella zona dove lei ha sempre una modesta dacia sperduta tra i boschi, vicino a Karinhall, la Arcore di Goering, rasa al suolo dall’Armata Rossa nel 1945. Questa è la burocrazia tedesca.

Il Solarpark, della società bavarese Belectric, ha un milione e mezzo di moduli, che coprono una superficie di 212 ettari, quanto 300 campi di calcio. E le preoccupazioni degli ecologisti, il rispetto per l’ambiente? L’impianto occupa un ex campo d’aviazione sovietico, abbandonato dai tempi della riunificazione. E per la verità, sempre al contrario che da noi, dove si dice sempre no per partito preso, i Grünen si sono dichiarati d’accordo, pur ricordando che sono stati loro a favorire l’energia solare quando erano al governo con i socialdemocratici di Gerhard Schröder.

Nessun ostacolo neanche all’abbattimento di centinaia di alberi. Qualche preoccupazione si è avuta per i pipistrelli, che avevano scelto come dimora gli edifici in rovina del vecchio aeroporto, e che sono stati demoliti. Per loro sono stati approntati nidi nel bosco circostante. L’elettricità conta più d’un trasloco forzato per i Fliedermäusen. Il parco è costato 200 milioni di euro e produrrà più di 120 milioni di kilowattora all’anno. L’energia atomica copre attualmente appena il 22 per cento del fabbisogno nazionale, neanche un terzo rispetto alla Francia, e può essere abbandonata senza eccessivi rimpianti. Se si gira per la Germania si osservano ovunque fattorie e case i cui tetti sono ricoperti da pannelli solari, e i mulini eolici sono ovunque, perfino in alto mare, sul Baltico o nel Mare del Nord.