Maureen Dowd, la Repubblica 5/8/2013, 5 agosto 2013
LO SCANDALO CHE ECLISSA I PECCATI DI BILL CLINTON
Anthony Weiner, crudelmente incompreso, «non ha idea» se stia per essere colpito dalla stilettata di un altro tacco a spillo. «Pensavo che queste persone mi fossero amiche, mi fidavo quando comunicavo con loro», ha detto a Denis Hamill del «E invece, chissà, che cosa potrebbero fare adesso». Sì, chi lo sa? Delle giovani donne disinvolte, che fanno sesso su Internet con un famoso uomo politico che ama esporsi e dire delle cose sconce, possono essere terribilmente imprevedibili e inaffidabili. Il delirante Weiner, che ha trasformato la spudoratezza in una performance artistica, si aspettava l’equivalente sessuale del cosiddetto «onore tra ladri». Non pensava che sarebbe stato in giro a fare campagna elettorale mentre una delle sue innamorate online, Sydney Leathers, raccontava nei minimi particolari ad Howard Stern le loro fantasie su un «covo segreto dove fare sesso», del suo possibile futuro nella pornografia e della satiriasi di Weiner. «È successo che mi chiamasse diverse volte al giorno», ha detto. «È come una fidanzata bisognosa di continue attenzioni. È una persona così, appiccicosa».
Oltre ad essere un regalo per clown, pennivendoli, comici, rivali e per gli autori della serie The Good Wife,
“Carlos Danger”, il suo pseudonimo, è anche un regalo ai sopravvissuti degli scandali politici. Il suo comportamento è così bizzarro e spregevole — roba per cui una volta bastava un impermeabile ed un parco — da consentire a Eliot Spitzer e Bill Clinton di sentirsi superiori. Bill, che ha officiato il matrimonio di Huma e Anthony nel 2010, spara raggi letali contro il suo collega di partito divenuto politicamente una sorta di Chucky, la bambola assassina. E Hillary cena a Washington con il presidente e il vice-presidente cercando di ricordare a tutti la sua onorata carriera dopo il martirio coniugale — lo stesso martirio coniugale che ora subisce la sua protetta, che a Washington collaborava con Hillary nell’organizzazione degli incontri di alto livello. Dopo aver seguito per anni Hillary, Huma non immaginava fino a che punto avrebbe seguito le sue orme. Weiner continua a recitare senza posa la parte del ribelle. Ignora chi dice che i Clinton lo vedono, con le parole di F. Scott Fitzgerald, come una «sudicia polvere che galleggia nella scia dei loro sogni». «Non mi interessa particolarmente ciò che hanno da dire quelli che non votano a New York», ha detto Weiner in tono sprezzante alludendo alla coppia più importante di Westchester.
Quando venne fuori la storia di Gennifer Flowers, Bill confessò: «Non sono stato perfetto ». E ora Weiner gli fa eco: «Riconosco di non essere un messaggero perfetto. Questo l’ho capito». Così come Bill scatenò un indecente dibattito sulla questione se il sesso orale conti come rapporto sessuale, Weiner ha scatenato un indecente dibattito sulla questione se il sesso su Internet sia più o meno perdonabile rispetto al sesso illecito vecchio stile.
Alcuni dicono che le trasgressioni di Spitzer siano più comprensibili perché sono transazioni che avvengono da tempo immemorabile, senza vittime e con esseri umani in carne ed ossa e ben pagati, mentre le ossessioni digitali di Weiner con donne che nemmeno conosceva erano un esibizionismo da guardoni e follemente «incosciente», come
lo definisce la nuova candidata democratica Christine Quinn. Altri pensano che i peccati di Weiner non siano peggio del ricorrere alla pornografia e che il contatto umano reale sia più dannoso di un po’ di “arrapamento cibernetico” sopra le righe. Del resto, ciò che ha fatto Mark Sanford — innamorarsi di una bella donna più giovane di lui — può essere la cosa più facile da capire per gli elettori, ma non è la più difficile per la moglie?
Come Bill Clinton, Weiner è capace di avere una forza politica impressionante in circostanze terribilmente imbarazzanti. Ignorando il nuovo sondaggio realizzato a New York dall’istituto statistico dell’Università di Quinnipiac, secondo il quale la maggioranza di elettori democratici ritengono che dovrebbe ritirarsi, Weiner ha pubblicato un video martedì sera in cui dichiara che non si ritirerà perché questo è quello che vogliono gli editori dei giornali e altri politici. «Tirarsi indietro non è nello stile di New York», ha detto, con delle occhiaie nere che nemmeno il trucco riusciva a nascondere. E poi ha aggiunto, generosamente: «Qui si tratta di aiutare i newyorchesi». Ha riconosciuto che «se qualcuno vuole raccontare qualcosa di imbarazzante sulla tua vita privata, è giusto che tu ne parli per un po’». Buona fortuna.
Martedì scorso, a una serata a Times Square a favore dei cittadini disabili di New York, il 48enne Weiner sembrava stanco, dimagrito e più giovane mentre veniva assediato dalla feroce Idra mediatica. Sembrava andare avanti per pura forza di volontà. Si è scusato per il ritardo, dicendo qualcosa sulla «continuità spazio-temporale». Weiner ha cercato di concentrarsi sui problemi della serata, come l’accessibilità ai taxi per chi sta in sedia a rotelle. La sala era piuttosto vuota, a parte i giornalisti che seguono Weiner per vedere se si ritira o se ammette di aver inviato di recente messaggi a sfondo sessuale. Un uomo si è alzato lamentandosi di essere stato deluso da Weiner quando era un congressista del Queens perché doveva appoggiare una legge e non lo fece. «Come faccio a fidarmi di lei?», gli ha chiesto. La domanda del momento è rimasta sospesa in quell’aria febbrile.
(© 2013 New York Times News Service traduzione di Luis E. Moriones)