Mark Franchetti, La Stampa 4/8/2013, 4 agosto 2013
LUCCI, TIGRI E VASI ANTICHI LE IMPRESE DI PUTIN SEPPELLITE DALL’IRONIA
Si potrebbe definire la poderosa battaglia tra il luccio e il pesce gatto. Per primo il presidente russo Vladimir Putin, nella sua ultima trovata pubblicitaria per apparire macho, si è messo in posa con un grande luccio catturato durante una battuta di pesca. L’immagine distribuita dal Cremlino mostra il leader russo mentre bacia il grande luccio che, secondo i suoi assistenti, pesava 21 chilogrammi.
Per non essere da meno, solo pochi giorni dopo Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia e ultimo dittatore in Europa - i cui rapporti con Putin sono gelidi - ha affermato di aver catturato un pesce gatto gigante del peso di 57 chili. La gara «Chi ha preso il pesce più grande» ha divertito molto i russi.
Ma a differenza del già ridicolizzato Lukashenko, ex capo di una fattoria collettiva sovietica che ha elogiato Stalin, Putin ha l’abitudine di essere sempre preso sul serio. Il che diventa sempre più difficile con l’arrivo delle nuove generazioni di russi irriverenti che stanno su Internet.
Non appena il Cremlino ha diffuso le immagini attentamente studiate di Putin con il suo pesce da 21 chili, sulla rete russa è esplosa la derisione generale. In un Paese che nutre una forte passione per la pesca numerosi esperti si sono fatti avanti dimostrando, con prove fotografiche, che il Cremlino aveva mentito sulle dimensioni del pesce, presumibilmente per far fare bella figura a Putin.
Poi i blogger hanno cercato di dimostrare che le immagini non erano recenti come invece era stato sostenuto, ma di un viaggio del 2007, quando Putin posò nelle notissime fotografie a torso nudo. Immediatamente il Cremlino, invece di crogiolarsi nella gloria del suo leader e del suo luccio da 21 chili, si è messo sulla difensiva, tirando fuori testimoni oculari ovviamente pronti a giurare che il viaggio era stato nel mese di luglio e il luccio era molto grande. Anche il portavoce del presidente è stato costretto ad esprimersi sul luccio gigante.
Quando tredici anni fa venne al potere, Putin disprezzava le trovate pubblicitarie. Ora sembra non averne mai abbastanza. L’elenco delle cose che ha fatto per apparire tosto come un supereroe è infinita. Ha sfidato tigri e balene grigie durante spedizioni ambientaliste, ha pilotato aerei da combattimento, è stato in un sottomarino nucleare e ha guidato una moto chopper a tre ruote. Quando, quattro anni fa, infuriavano gli incendi boschivi è apparso sulla televisione di stato mentre co-pilotava un aereo dal quale lasciava cadere una bomba d’acqua, segnando naturalmente un colpo perfetto.
Ma sempre più spesso, quando Putin si presenta da uomo d’azione, le sue acrobazie si ritorcono sul Cremlino. Decine di milioni di russi, le cui opinioni si formano esclusivamente attraverso la controllatissima tv di stato, ancora credono alla propaganda di cui sono nutriti. Ma milioni di russi hanno da tempo spento la tv e vivono sulla rete dove finora possono esprimere liberamente le loro opinioni e il loro disprezzo. E il loro numero sta crescendo.
Così, quando due anni fa Putin ha indossato una muta, si è tuffato in mare in un sito archeologico per riemergere qualche minuto dopo reggendo trionfalmente due antichi vasi greci - recuperati dopo migliaia di anni, a una profondità di soli due metri e perfettamente puliti - Internet fu travolta dalle risate.
Il senso del ridicolo fu così grande che perfino lo storico portavoce di Putin dovette ammettere pubblicamente che i vasi erano stati messi lì apposta per il presidente.
Poi ci fu la volta in cui Putin ha intrapreso un viaggio di 2000 km lungo la strada che attraversa la Siberia al volante della nuova Lada a risparmio energetico. La trovata, pedissequamente riportata su tutti i notiziari, era studiata per promuovere la povera industria automobilistica russa. «È un grande veicolo, molto confortevole», disse il premier all’epoca.
La lode ha però perso parte del suo impatto quando un gruppo di passanti ha filmato Putin mentre sfrecciava lungo la strada, seguito da circa 100 veicoli, per lo più di fabbricazione straniera, tra cui un’ambulanza. Ma quello che ha fatto diventare il filmato una hit di YouTube è il fatto che al seguito di Putin c’erano ben due Lada di scorta. Per peggiorare la situazione una sembrava essersi già rotta, e viaggiava caricata su un carro attrezzi.
Piegare la verità per far fare bella figura ai leader del Cremlino di fronte al popolo è senz’altro una vecchia tradizione sovietica. Si dice che l’entourage di Leonid Breznev-all’insaputa del leader che stava invecchiando – usasse inchiodare un cinghiale morto ad un albero per aiutarlo a colpire il bersaglio quando andava a caccia. C’è stata anche la volta in cui dei burocrati gettavano migliaia di pesci in un lago in cui Boris Eltsin avrebbe pescato.
Ma la differenza è che non c’era Internet allora. La tv di Stato in Russia comanda ancora, ma più il popolo della Rete cresce, più Putin e il suo entourage non riescono ad adattarsi alla nuova era dell’informazione. Forse il luccio pesava davvero 21 chili. Ma il presidente russo, dopo tredici anni di potere, sembrava un supereroe di una era diversa, ormai passata. Una cosa è certa, il luccio - qualunque sia il suo peso - era più fresco che mai. Le pubbliche relazioni del Cremlino? Non sono poi così fresche.